sabato 31 dicembre 2011

Interpelli al Ministero del Lavoro

Pubblico due interessanti risposte ad altrettanto interpelli proposti al Ministero del Lavoro.
Il primo relativo alla Cassa Integrazione Guadagni in Deroga e agli intrecci con gli strumenti ordinari esistenti.
Il Ministero chiarisce che nulla osta alla concessione della CIG in deroga a conclusione di periodi di godimento della straordinaria. 
Si determina, conseguentemente, la possibilità di estendere i periodi di tutela per lavoratori di aziende in crisi.
Il secondo interpello attiene alla durata e decorrenza delle agevolazioni contributive di cui alla legge 407/90 per le assunzioni di disoccupati di lunga durata nelle aree del Mezzogiorno.

martedì 27 dicembre 2011

La "Decertificazione" nella Pubblica Amministrazione

Una nuova parola entrerà nel nostro lessico a partire dal 1 gennaio 2012 "decertificazione".
Si tratta degli effetti di una norma inserita in una delle manovre del governo Berlusconi.
A partire dal 1 gennaio 2012 le amministrazioni pubbliche non potranno più richiedere certificati e in quelli che rilasceranno andrà scritto "il presente certificato non può essere prodotto agli organi della Pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi.".
Non è la prima volta che si interviene sulla materia, speriamo che questa sia l'ultima e soprattutto sia quella definitiva.
Pubblico la circolare esplicativa del ministero della Funzione Pubblica.

Adempimenti urgenti per l'applicazione delle nuove disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive di cui all'articolo 15, della legge 12 novembre 2011, n. 183
 
Il 1° gennaio 2012 entrano in vigore le modifiche, introdotte con l'articolo 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183, recante "Disposizioni  per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato (legge di stabilità 2012)", alla disciplina dei certificati e delle dichiarazioni sostitutive contenuta nel "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa" di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Le disposizioni in parola sono diretti a consentire una completa  "decertificazione" nei rapporti fra P.A. e privati, in specie l'acquisizione diretta dei dati presso le amministrazioni certificanti da parte delle amministrazioni procedenti e, in alternativa, la produzione da parte degli interessati solo di dichiarazioni sostitutive di certificazione o dell'atto di notorietà.
Le nuove previsioni operano nel solco tracciato dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, in forza del quale le Pubbliche amministrazioni non possono richiedere atti o certificati contenenti informazioni già in possesso della P.A.
Tali disposizioni devono essere osservate dalle Pubbliche amministrazioni e dai gestori di pubblici servizi nei rapporti fra loro e in quelli con l'utenza ai sensi dell'articolo 2 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000.
Di seguito le principali novità introdotte con la nuova normativa:
a) le certificazioni rilasciate dalle P.A. in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati; nei rapporti con gli organi della Pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi, i certificati  sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione o dall'atto di notorietà. Conseguentemente, a far data dal 1° gennaio 2012, le amministrazioni e i gestori non possono più accettarli né richiederli, tanto più in quanto tali comportamenti integrano, per espressa previsione, violazione dei doveri d'ufficio ai sensi della nuova formulazione dell'articolo 74, comma 2, lett. a), del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000;

venerdì 23 dicembre 2011

L'equità nella manovra Monti.....?


Con il voto del Senato si è concluso l'iter parlamentare del Decreto Monti o Decreto Salva Italia, come Monti vuole che si chiami, forse per nascondere il fatto che salverà l'Italia delle banche e della finanza ma ammazzerà gli italiani. 
Non finiremo come la Grecia ma come i greci. 
Sono state dette tante falsità a partire dall'equità che il decreto garantisce e della presenza di misure finalizzate alla crescita. 
Pubblico, quindi, l'analisi che Roberto Romano -ricercatore dell’IRES-CGIL e collaboratore di Sbilanciamoci ha fatto nel merito delle singole misure contenute nella manovra del governo  appena approvata in Parlamento. Un’analisi dettagliata che evidenzia tutti i limiti del provvedimento e la necessità di misure che siano veramente nel segno dell’equità sociale e della crescita economica del paese.
I due documenti sono stati pubblicati sul sito Sbilanciamoci

L'analisi delle misure 
Le tabelle 

Dal 1 gennaio 2012 nuovi termini per impugnare un licenziamento

I primi quattro commi dell’art.32 della legge n.183/2010 (Collegato Lavoro)  modificano i termini di decadenza per impugnare un licenzianmento che si considera illegittimo.
Il primo  comma prevede l'integrale sostituzione dei commi 1 e 2  dell’articolo 6 della legge 15 luglio 1966, n. 604, che 

« Il licenziamento deve essere impugnato a pena di decadenza entro sessanta giorni dalla ricezione della sua comunicazione, ovvero dalla comunicazione dei motivi, ove non contestuale, con qualsiasi atto scritto, anche extragiudiziale, idoneo a rendere nota la volontà del lavoratore anche attraverso l’intervento dell’organizzazione sindacale diretto ad impugnare il licenziamento stesso”.

"L’impugnazione è inefficace se non è seguita, entro il successivo termine di   270 giorni, dal deposito del ricorso nella cancelleria del tribunale in funzione di giudice del lavoro o dalla comunicazione alla controparte della richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato, ferma restando la possibilità di produrre nuovi documenti formatisi dopo il deposito del ricorso. Qualora la conciliazione o l’arbitrato richiesti siano rifiutati o non sia raggiunto l’accordo necessario al relativo espletamento, il ricorso al giudice deve essere depositato a pena di decadenza entro sessanta giorni dal rifiuto o dal mancato accordo».

Il comma secondo invece stabilisce che le disposizioni di cui all’articolo 6 della legge 15 luglio 1966, n. 604, come modificato dal comma 1, si applicano anche a tutti i casi di invalidità e di inefficacia del licenziamento.
Il comma terzo prevede che le disposizioni di cui all’articolo 6 della legge 15 luglio 1966, n. 604, come modificato dal comma 1, si applicano inoltre:

a) ai licenziamenti che presuppongono la risoluzione di questioni relative alla qualificazione del rapporto di lavoro ovvero alla legittimità del termine apposto al contratto;
b) al recesso del committente nei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche nella modalità a progetto, di cui all’articolo 409, numero 3), del codice di procedura civile;
c) al trasferimento ai sensi dell’articolo 2103 del codice civile, con termine decorrente dalla data di ricezione della comunicazione di trasferimento;
d) all’azione di nullità del termine apposto al contratto di lavoro, ai sensi degli articoli 1, 2 e 4 del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, e successive modificazioni, con termine decorrente dalla scadenza del medesimo.

giovedì 22 dicembre 2011

All'origine della crisi. (di Mario Calabresi)



Pubblico un articolo di Mario Calabresi, direttore de La Stampa sulle origini della crisi che stiamo vivendo. L'articolo è il primo capitolo di un ebook in vendita sul sito de La Stampa. 
Spero che la lettura possa essere interessante e che faccia riflettere tutti sull'ingordigia e avidità delle persone e su quanti su queste debolezze si sono arricchiti
Buona lettura

Se Claudia avesse continuato a fare la fotografa e non si fosse messa a comprare appartamenti con vista sulla baia di Miami, Mario Monti oggi sarebbe ancora un professore e non il Presidente del Consiglio italiano.
La scintilla che ha acceso la grande crisi economica globale non parte da New York nel settembre del 2008, con il fallimento della banca d’affari Lehman Brothers, ma da Miami quasi due anni prima, quando, nel disinteresse e nell’incredulità generale, comincia a scoppiare la bolla immobiliare che avvelenerà le banche di tutto il pianeta.
Le nostre difficoltà di italiani partono da ben più lontano. Il nostro debito pubblico è decollato a cifre abnormi già trent’anni fa, ma oggi anche noi siamo parte di una crisi che comincia quando crolla il “mattone” americano.
Anche questa è la classica storia che mescola in modo incontrollabile tutti gli ingredienti che hanno formato ogni bolla economica della storia: sogni, ignoranza, avidità, furbizia e mancanza di memoria. 
L’America del dopo 11 settembre ha bisogno di rimettersi in piedi in fretta e per far ripartire il motore dell’economia si affida alle costruzioni, settore con una capacità trainante impressionante, e rispolvera il sogno clintoniano di un Paese di possessori di case. 

lunedì 12 dicembre 2011

domenica 11 dicembre 2011

Lo stress lavoro-correlato

Per stress lavoro-correlato, si intende lo stress correlato a situazioni e/o ambienti lavorativi stressanti per i lavoratori. Successivamente all’approvazione del Testo Unico 81 del 2008 (articolo 28) e al decreto correttivo 106 del 2009 l’argomento “stress lavoro correlato” è diventato una tematica protagonista nella Sicurezza sul Lavoro.
Ma cosa è lo stress lavoro correlato? Come si manifesta negli ambienti di lavoro? Quali sono i sintomi dello stress correlato al lavoro e quali gli effetti sulla salute psico-fisica del lavoratore? Quali sono le informazioni basilari che l’azienda e il datore di lavoro devono conoscere per essere in regola con la legge che prevede la valutazione dello stress lavoro correlato e non incorrere in sanzioni anche penali?
Pubblico un Working Paper del dott.Marco Peruzzi, ricercatore universitario, sul tema.

sabato 10 dicembre 2011

Ebook del Sole24Ore


Non so se sto commettendo un reato ma ho trovato sul sito del Sole 24ore un ebook che racconta i 20 anni della storia politica di Sivio Berlusconi e desidero riproporlo.
Siamo tutti consapevoli che il suo ciclo stia definitivamente tramontando anche se continuerà ad avere, al momento, un ruolo non marginale, come si sta dimostrando nella vicenda del governo Monti ma non sarà più come prima.
Il libro scritto dai più autorevoli giornalisti del Sole si divide in 5 capitoli e rappresenta, almeno per me, una lettura interessante che ripercorrere un passato che mi piacerebbe e mi auguro non torni più.
Buona lettura

venerdì 9 dicembre 2011

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo


Il 10 dicembre 1948 l'Assemblea Generale dell'Onu adottava la
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
ogni commento è superfluo pensando a quanti (e sono tanti) che non godono di alcun diritto. Non ci sarà pace fino a quando sarà affermata l'universalità dei diritti riconosciuti con la dichiarazione

Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti dell'uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo dei rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;


L'Assemblea Generale
proclama

la presente Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo come ideale da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo e ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

giovedì 8 dicembre 2011

Scurriculum

E' la prima volta che in questo blog viene presentato un libro.
Lo faccio con grande piacere per due motivi, il primo perchè uno degli autori, Paolo Casicci, è una persona di cui mi onoro dell'amicizia, un bravo giornalista, una gran bella persona.
La seconda, perchè penso che insieme ad Alberto Fiorillo hanno scritto un libro che ci racconta seppur indirettamente perchè siamo finiti nel baratro.
Grazie a Paolo e Alberto
Paolo Casicci e Alberto Fiorillo
SCURRICULUM
Viaggio nellʼItalia della demeritocrazia

«Le pretese di molti italiani: prima, piazzare se stessi o gli amici, anche se incompetenti, nei posti migliori; e poi pretendere, da cittadini e da utenti, di avere a che fare solo con professionisti e tecnici qualificati».
Quando Paolo Casicci e Alberto Fiorillo hanno deciso di scrivere Scurriculum. Viaggio nellʼItalia della demeritocrazia hanno trovato un mucchio di storie esemplari. Storie che dimostrano in modo inequivocabile come lʼattuale sistema, ignobile e suicida, mortifichi i più bravi costringendoli spesso a regalare la loro intelligenza e la loro preparazione alle università, alle aziende, ai Paesi stranieri, e premi al contrario quanti hanno in tasca la tessera “giusta” o il numero del deputato “giusto”. I quali utilizzano sistematicamente le aziende statali o comunali «come sfogatoio per i trombati o premio per i fedelissimi». O ancora per agganciare vistose signorine dai curriculum estrosi. Quanto lo stesso errore possa infettare la società italiana, rendendola sempre più debole e incapace di stare al passo di un mondo che cambia a velocità immensamente superiore alla nostra, è dimostrato da questo libro passo dopo passo.
Dalla Prefazione di Gian Antonio Stella

Gli autori
Paolo Casicci è nato a Catania trentacinque anni fa. Dal 2006 lavora a «Repubblica». Per il «Venerdì» cura la rubrica Diritti&rovesci sulla malaburocrazia e i paradossi della giustizia.
Alberto Fiorillo è nato a Roma nel 1965 ed è il portavoce nazionale di Legambiente, in cui si occupa soprattutto di città e mobilità. Cura il rapporto annuale sulla qualità ambientale urbana pubblicato dal «Sole 24 Ore». Giornalista freelance, ha iniziato a scrivere nel 1984 per «Paese Sera» e per «il manifesto» e da allora non ha più smesso.

Il nuovo apprendistato


L'apprendistato è stato recentemente innovato.
Si assegna a questo strumento il compito di avvicinare i giovani al mondo del lavoro collegando in maniera forte la formazione diretta con le attività lavorative.
E' ancora poco conosciuto e le aziende stentano a utilizzarlo, tali ragioni mi inducono a pubblicare 4 documenti importanti, che, mi auguro, possano essere utili allo scopo di divulgare le opportunità offerte dall'apprendistato.
Pubblico, inoltre, l'avviso di ItaliaLavoro che mette a disposizione circa 78 milioni di € per facilitare e incentivare l'assunzione di apprendisti. Il bando è a sportello e si chiude il 31 dicembre 2011.  I contributi previsti sono di 5.500€ e 4.700€ ad apprendista assunto in relazione alla tipologia.


Il Bando di Italialavoro

martedì 6 dicembre 2011

I contratti di solidarietà difensivi

L'anno che abbiamo dinanzi sarà un anno durissimo dal punto di vista occupazionale.
Si sarà chiamati a trovare e sperimentare tutti gli strumenti che la legislazione mette a disposizione, per difenderla ed evitare che le imprese licenzino.
Tra questi, e forse tra i meno utilizzati, c'è il contratto di solidarietà difensivi.
Si tratta di un contratto che consente la riduzione dell'orario di lavoro con la conseguente integrazione salariale per le ore perdute da parte del Fondo Occupazione Nazionale ed è a valere per le aziende ove non si applica la normativa vigente in tema Di Cassa Integrazione Straordinaria.
Per fare un poco il punto della situazione, su come funziona lo strumento, su come attivarlo, pubblico un articolo della dott.Pupo, della Direzione Prov.le del Lavoro di Modena

Il lavoro nella manovra Monti

Grazie alla tempestività della Direzione Provinciale del Lavoro di Modena, pubblico gli articoli del decreto legge, riguardante le disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (c.d. Decreto Monti), riferiti alla materia lavoro.
E' evidente che successivamente sarà possibile fare gli approfondimenti. 
Nb. E' possibile che in fase di pubblicazione qualche comma venga modificato.
Articolo 2   - Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per donne e giovani
Articolo 6   - Equo indennizzo e pensioni privilegiate  
Articolo 24 - Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici
Articolo 34 - Liberalizzazione delle attività economiche ed eliminazione dei controlli ex-ante
Articolo 39 - Misure per le micro, piccole e medie imprese e per l'internazionalizzazione delle imprese
Articolo 40 - Riduzione degli adempimenti amministrativi per le imprese

Articolo 2
Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per donne e giovani

1. A decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2012 è ammesso in deduzione ai sensi dell'articolo 99, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni, un importo pari all'imposta regionale sulle attività produttive determinata ai sensi degli articoli 5, 5-bis, 6, 7 e 8 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato al netto delle deduzioni spettanti ai sensi dell'articolo 11, commi 1, lettera a), 1-bis, 4-bis, 4-bis.1 del medesimo decreto legislativo n. 446 del 1997.
2. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate sono stabilite le modalità di presentazione delle istanze di rimborso relative ai periodi imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2012, per i quali sia ancora pendente il termine di cui all'articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, nonché ogni altra disposizione di attuazione del presente articolo.
3. All'articolo 11, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, sono apportate le seguenti modificazioni:
al numero 2), dopo le parole "periodo di imposta" sono aggiunte le seguenti: ", aumentato a 10.600 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni;
al numero 3), dopo le parole "Sardegna e Sicilia" sono aggiunte le seguenti: ", aumentato a 15.200 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni".
4. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2011.

Articolo 6
Equo indennizzo e pensioni privilegiate

1. Ferma la tutela derivante dall'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti dell'accertamento della dipendenza dell'infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica nei confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica, inoltre, ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del presente provvedimento, nonché ai procedimenti per i quali, alla predetta data, non sia ancora scaduto il termine di presentazione della domanda, nonché ai procedimenti instaurabili d'ufficio per eventi occorsi prima della predetta data.

sabato 3 dicembre 2011

La nuova disciplina dei tirocini formativi

Da sempre gli stage sono stati considerati un ottimo strumento per l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Da sempre, però, i tirocini formativi sono stati, anche, uno strumento per aggirare le norme sul collocamento e avere forza lavoro a costo zero.
Giovani costretti a svolgere mansioni qualificate praticamente gratis, tirocini attivati senza alcun contenuto formativo.
Il recente art.11 del D.L.138 ha introdotto alcune intreesanti novità legislative con lo scopo di evitare abusi dello strumento.
Il prof. Paolo Pascucci, dell'Università di Urbino ha scritto un interessante saggio nel quale esamina le modifiche introdotte, valorizzandone i contenuti.
Buona lettura


venerdì 2 dicembre 2011

Finanza da slegare- Manifesto degli economisti sgomenti

Un gruppo di economisti francesi ha scritto un libro "Finanza da slegare - manifesto degli economisti sgomenti" nel quale, con parole semplici e facilmente comprensibili, spiegano in maniera puntuale ciò che sta accadendo nell'economia capitalista.
Il quadro che emerge è terrificante, la crisi che investe le nostre economie è figlia di un'anarchia dei mercati, della finanziarizzazione dell'economia, di strumenti sempre più complicati e sempre meno controllabili che non tengono conto della reale produzione di beni e servizi e soprattutto delle persone.
Ciò che appare più paradossale che per uscire dalla crisi ci propinano le stesse ricette che hanno indotto la malattia.
Il libro è scaricabile gratuatamente da diversi siti come Sbilanciamoci.
Per ogni evenienza il libro è scaricabile anche dal link qua sotto.
Buona lettura

giovedì 1 dicembre 2011

Claudio Treves: Perchè accanirsi sull'art.18? I veri problemi sono altri. Un contributo alla discussione.

Claudio Treves, responsabile del dipartimento mercato del lavoro della Cgil, ha scritto questo interessante articolo nel quale fa il punto sulle prospettive di riforma del mercato del lavoro alla luce degli annunci del Governo Monti

Ci risiamo. Anche il neo costituito Governo Monti, con il pur pregevole rimando ad un preventivo confronto con le parti sociali, riprende la vexata quaestio della “eccessiva tutela” di alcuni a fronte della carenza di tutele di altri nel mercato del lavoro, e si appresta a formulare proposte sul tema. Di proposte, per la verità, se ne conoscono già di diverse, dal progetto di Boeri-Garibaldi a quello più organico di Ichino, per non dimenticare l'antico “Verso un diritto del lavoro del XXI secolo”, meglio noto come “Libro verde sul mercato del lavoro” della Commissione Europea del novembre 2006.

Quest'estate, com'è noto, la BCE e poi nuovamente la Commissione Europea sono tornati sull'argomento, con la premurosa e inaccettabile risposta del Governo dell'epoca (articolo 8 legge 148/11), in cui, facendo finta di sostenere la “contrattazione di prossimità”, si affidava ad essa la facoltà di derogare, tra le molte altre cose, anche alla tutela dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.

Mercato del Lavoro: Indagine conoscitiva della Camera dei Deputati

La Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha approvato, a conclusione di un'indagine conoscitiva, un documento sul "mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo".
il documento che sconta, con evidenza, per le riflessioni relative alla presunta rigidità in uscita, la filosofia della vecchia maggioranza, offre alcuni spunti di discussione che potrebbero essere approfonditi per ridurre la precarietà nel lavoro che coinvolge la stragrande parte dei giovani (e non solo) che si affacciano sul mercato del lavoro.

mercoledì 30 novembre 2011

Il valore economico del Volontariato

Solo ciò che si può contare e misurare conta davvero. Partendo da questo il Cnel, il Ministero del lavoro e l'Istat hanno realizzato una ricerca per misurare il valore economico e il contributo del volontariato all'economia italiana.
Si tratta di un lavoro interessante che apre un orizzonte nuovo al no profit e al volontariato a cui viene riconosciuto un ruolo nell'economia italiana.
Il volontariato, quiindi, non solo come atto di donazione ma anche come apporto significativo all'economia.
Buona lettura

lunedì 28 novembre 2011

L'intervento del Governatore della Banca d'Italia al Congresso Nazionale dei Giudici minorili

Lo scorso 25 novembre il Governatore della Banca d'Italia è intervenuto al Congresso Nazionale dei Magistrati per i minori e le famiglie. 
Nel suo intervento (che pubblico) ha sottolineato che la conoscenza e' "una delle variabili chiave" per rilanciare la crescita in Italia, ricordando i ritardi italiani "rispetto ai principali paesi avanzati, sia nei tassi di scolarita' e di istruzione universitaria, sia nel livello delle competenze, dei giovani come della popolazione adulta". Si tratta di "questione antica", e' vero, rileva il numero di Palazzo Koch, ma i numeri sono impietosi. Secondo i dati Ocse nel 2009 il 54% degli italiani di eta' compresa tra i 25 e i 64 anni aveva conseguito un diploma di scuola secondaria superiore, contro il 73% della media Ocse. I laureati erano meno del 15%, la meta' rispetto alla media Ocse. Un'indagine sulle competenze funzionali e alfabetiche condotta nel 2003 mostra come l'80% degli italiani di eta' compresa tra i 16 e i 65 anni non sia in grado "di compiere ragionamenti lineari e fare inferenze di media' complessita' estraendo e combinando le informazioni fornite in testi poco piu' che elementari. Sono, in pratica", dice Visco, "analfabeti funzionali". Si tratta, rileva il governatore, di "ritardi gravosi, ancor piu' in un Paese che, come il nostro, registra da tempo un deficit di crescita. E' per questo", osserva ancora Visco, "che le politiche dell'istruzione non devono semplicemente mirare a colmare i divari con le economie piu' avanzate. Devono ambire a invertirne radicalmente il segno". 
L'augurio è che il nuovo governo non tagli ancora nell'istruzione al contrario faccia come i maggiori paese europei, investa. investa, investa.


venerdì 25 novembre 2011

Il Rapporto della Campagna Sbilanciamoci 2012

Il 24 novembre è stato presentato  il 13° RAPPORTO SBILANCIAMOCI 2012 , Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l'ambiente: 100 proposte concrete per politiche economiche e finanziarie nel segno dell'equità sociale, della sostenibilità ambientale di un'economia diversa fondata su un nuovo modello di sviluppo.
Il Rapporto oltre a contenere le proposte per un uso diverso della spesa pubblica per orientare le politiche necessarie per uscire dalla crisi, come tutti gli anni propone la lettura critica della Legge di Stabilità e del Bilancio dello Stato, secondo il punto di vista delle organizzazioni della campagna.
Il Rapporto dimostra che non è assolutamente vero che per uscire dalla crisi è necessario tagliare la spesa sociale ma che per raggiungere gli stessi obbiettivi altre scelte si possono e si devono fare.

Cosa è la Campagna Sbilanciamoci
47 organizzazioni della società civile si sono unite nella campagna Sbilanciamoci! per impegnarsi a favore di un’economia di giustizia e di un nuovo modello di sviluppo fondato sui diritti, l’ambiente, la pace. La campagna Sbilanciamoci! propone ed organizza ogni anno attività di denuncia, di sensibilizzazione, di pressione, di animazione politica e culturale affinché la politica, l’economia e la società si indirizzino verso la realizzazione dei principi della solidarietà, dell’eguaglianza, della sostenibilità, della pace. La campagna Sbilanciamoci!parte dal presupposto che è necessario cambiare radicalmente la prospettiva delle politiche pubbliche rovesciando le priorità economiche e sociali, per rimettere al centro i diritti delle persone, di un mondo più solidale e la salvaguardia dell’ambiente anziché le esigenze dell’economia di mercato fondata su privilegi, sprechi, diseguaglianze. Nei suoi sette anni di attività, la campagna ha elaborato strumenti di ricerca, analisi critica e proposta che sono parte essenziale della sua attività di informazione, pressione politica e mobilitazione.


La Contromanovra

mercoledì 23 novembre 2011

Una sentenza sul part time

Con sentenza n. 24476 del 21 novembre 2011, la Cassazione ha affermato che il datore di lavoro non può unilateralmente disporre la riduzione a part-time dell'orario di lavoro, e della relativa retribuzione, di un singolo lavoratore, anche se ciò è imputabile ad una crisi aziendale.
La Suprema Corte ricorda che la trasformazione del rapporto da tempo pieno a part-time è ammessa soltanto se concordata dalle parti e quando si verificano alcune condizioni fondamentali: deve risultante da atto scritto "ad substantiam" e convalidata dalla Direzione territoriale del lavoro dopo aver ascoltato il dipendente (si ricorda, però, che dal 1° gennaio 2012,  è stata abrogata la convalida di trasformazione dei contratti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale presso la Direzione territoriale del lavoro competente per territorio, così come previsto dalla Legge n.183 del 12 novembre 2011)
 


lunedì 21 novembre 2011

Il famoso "Contratto Unico" di cui tanto si parla e, forse, si straparla.

Da quando il sen.Monti ha avuto l'incarico di formare il nuovo governo, tutti sono stati prodighi di consigli.
Riforma delle pensioni e riforma del mercato del lavoro, le priorità indicate, nessuno a chiedere con la stessa forza di far pagare a chi non ha pagato. (sic)
Di cosa pensa il nuovo governo della riforma delle pensioni lo abbiamo visto nel post precedente, ora tocca al Contratto Unico di Ingresso.
Il CUI nasce da un'idea dei proff. Boeri e Garibaldi che ne hanno scritto diffusamente sul sito www.lavoce.info.
Da quell'idea ne è scaturito un disegno di legge presentato al Senato (primo firmatario il sen. Narozzi) è che ha trovato un consenso bipartisan e che gode dell'appoggio del sen. Ichino.
Si riproporrà? Io penso di sì e si discuterà. La questione di fondo resta la precarietà e l'eliminazione delle tante forme contrattuali oggi esistenti che non garantiscono certezze e determinano condizioni di sfruttamento.

domenica 20 novembre 2011

Cosa pensa il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, della riforma delle pensioni.

Pubblico gli articoli che la neo ministra del lavoro, la prof.ssa Elsa Fornero, ha scritto negli ultimi mesi sulle pensioni e sugli eventuali correttivi, secondo lei, da apportare.
E' già tutto scritto.  
Si tratterà di vedere se sulle proposte si troverà il consenso necessario dei partiti e delle parti sociali. Si vedrà, inoltre,  se la riforma delle pensioni sarà terreno di scambio e su che cosa.
Intanto vediamo cosa pensa.
Buona lettura


14/11/2011
03/11/2011 
10/10/2011
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31/08/2011
19/08/2011
01/08/2011

20 Novembre Anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell'Infanzia

Oggi ricorre l'anniversario della Convenzione internazionale dei diritti del Fanciullo.
La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia è uno strumento normativo internazionale di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia. Entrò in vigore il 2 settembre 1990 dopo essere stato approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989
Esprime un largo consenso su quali siano gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia e codifica e sviluppa in maniera significativa le norme internazionali applicabili ai bambini.
Tutti i paesi del mondo (eccetto Somalia e Stati Uniti) hanno ratificato questa Convenzione.
La Convenzione è stata ratificata dalll' Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176.
Oggi aderiscono alla Convenzione 193 Stati, un numero che supera quello degli Stati membri dell'ONU.
La Convenzione è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali (sull'utilizzo dei bambini nei conflitti armati e sullo sfruttamento della prostituzione minorile)
La Convenzione è uno strumento giuridico vincolante per gli Stati che la ratificano e un riferimento dove è evidente ogni sforzo compiuto in cinquant'anni di difesa dei diritti dei bambini.
Dobbiamo fare tanta strada ancora per affermarne e rispettarne i contenuti.
Ne va del futuro dell'umanità

La Convenzione dei diritti del Fanciullo

giovedì 17 novembre 2011

Le novità in tema di lavoro contenute nella legge di stabilità


Senza presunzione di essere esaustivi, con l'aiuto della Direzione Provinciale del Lavoro di Modena e senza alcun commento, in considerazione della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della c.d. legge di stabilità (Legge n. 183 del 12 novembre 2011), sono stati estrapolati le novità più interessanti che concernono la materia del lavoro:
a)      contratti a termine (art. 4, comma 12): è stato aggiunto il comma c-bis  all’art. 10, comma 1, del D.L.vo n. 368/2001 con il quale viene specificato che i richiami in servizio del personale volontario del Corpo dei Vigili del Fuoco non costituiscono rapporti di impiego con l’amministrazione; 
b)      dipendenti pubblici in esubero (art.16): viene riscritto l’art. 33 del D.L.vo n. 165/2001. I dipendenti in esubero possono essere messi in disponibilità per 24 mesi. In caso di eccedenza, fatte le prescritte comunicazioni anche alle associazioni di comparto  ed alle RSU (prima c’era una apposita procedura modellata su quella già prevista dall’art. 4 della legge n. 223/1991), trascorsi 10 giorni, le Amministrazioni risolvono il rapporto di lavoro con il personale che maturato 40 anni di contributi o, in subordine, potranno ricollocarli presso altri settori della stessa o di altra Amministrazione in ambito regionale. Trascorsi 90 giorni, il personale non ricollocabile all’interno della stessa Amministrazione o in altro ambito regionale o che ha rifiutato il trasferimento è collocato in disponibilità con una indennità pari all’80% (comprensiva dello stipendio e dell’indennità integrativa speciale) per 24 mesi. Il periodo in disponibilità è riconosciuto utile ai fini pensionistici;

lunedì 14 novembre 2011

"Il libro nero sul welfare", il documento della Campagna "I diritti alzano la voce".

Pubblico il Libro nero sul welfare preparato dalla Campagna "I diritti alzano la voce" e da Sbilanciamoci.
Il quadro che emerge è drammatico. Le politiche sociali e i relativi finanziamenti negli ultimi anni sono stati quasi azzerati, con le conseguenze, facilmente immaginabili, per i soggetti più deboli, che hanno pagato e stanno pagando ancora più duramente la crisi.
Agire con equità significa proprio questo, non dimenticare i più deboli, non lasciare indietro nessuno.
Auguri Prof. Monti, buon lavoro ma auguri soprattutto all'Italia.

sabato 12 novembre 2011

La favola delle api: "Vizi privati e...pubbliche virtù"

Bernard de Mandeville (Rotterdam, 1670 - Hackney, 1733) nel 1705 compose e pubblicò un poema satirico, ampliato e riveduto fino al 1728, il cui titolo definitivo fu La favola delle api: ovvero vizi privati, pubbliche virtù.
L’intento dell’irriverente autore era quello di criticare la società del suo tempo, svelandone alcuni aspetti paradossali, tra i quali il rapporto esistente tra il vizio dei privati e la produttività del sistema economico. Le sue riflessione risultarono chiarificatrici nell’interpretazione della successiva società capitalista.
Questo per dimostrare che ciò che ci contrabbandano come idee moderne non sono altro che pensieri vecchi presenti già nel 700.
Ritengo utile pubblicare la Favola affinchè ognuno possa farsi un'idea.
Buona lettura.

Un numeroso sciame di api abitava un alveare spazioso. Là, in una felice abbondanza, esse vivevano tranquille. Questi insetti, celebri per le loro leggi,  non lo erano meno per il successo delle loro armi e per il modo in cui si moltiplicavano. La loro dimora era un perfetto seminario di scienza e d’industria. Mai api vissero sotto un governo piú saggio; tuttavia mai ve ne furono di piú incostanti e di meno soddisfatte. Esse non erano né schiave infelici di una dura tirannia, né erano esposte ai crudeli disordini della feroce democrazia. Esse erano condotte da re che non potevano errare, perché il loro potere era saggiamente vincolato dalle leggi.

Questi insetti, imitando ciò che si fa in città, nell’esercito e nel foro, vivevano perfettamente come gli uomini ed eseguivano, per quanto in piccolo, tutte le loro azioni. Le opere meravigliose compiute dall’abilità incomparabile delle loro piccole membra sfuggivano alla debole vista degli uomini; tuttavia non vi sono presso di noi né macchine, né operai, né mestieri, né navi, né cittadelle, né armate, né artigiani, né astuzie, né scienza, né negozi, né strumenti, insomma non v’è nulla di ciò che si vede presso gli uomini di cui questi operosi animali pure non si servissero. E siccome il loro linguaggio ci è sconosciuto, non possiamo parlare di ciò che le riguarda se non impiegando le nostre impressioni. Si ritiene generalmente che tra le cose degne d’esser notate, questi animali non conoscevano affatto l’uso né dei bossoli né dei dadi; ma, poiché avevano dei re, e conseguentemente delle guardie, si può naturalmente presumere che conoscessero qualche specie di giochi. Si vedono mai, infatti, degli ufficiali e dei soldati che si astengono da questo divertimento?
Il fertile alveare era pieno di una moltitudine prodigiosa di abitanti, il cui grande numero contribuiva pure alla prosperità comune. Milioni di api erano occupate a soddisfare la vanità e le ambizioni di altre api, che erano impiegate unicamente a consumare i prodotti del lavoro delle prime. Malgrado una cosí grande quantità di operaie, i desideri di queste api non erano soddisfatti. Tante operaie e tanto lavoro potevano a mala pena mantenere il lusso della metà della popolazione.
Alcuni, con grandi capitali e pochi affanni, facevano dei guadagni molto considerevoli. Altri, condannati a maneggiare la falce e la vanga, non potevano guadagnarsi la vita se non col sudore della fronte e consumando le loro forze nei mestieri piú penosi. Si vedevano poi degli altri applicarsi a dei lavori del tutto misteriosi, che non richiedevano né apprendistato, né sostanze, né travagli. Tali erano i cavalieri d’industria, i parassiti, i mezzani, i giocatori, i ladri, i falsari, i maghi, i preti, e in generale tutti coloro che, odiando la luce, sfruttavano con pratiche losche a loro vantaggio il lavoro dei loro vicini, che non essendo essi stessi capaci d’ingannare, erano meno diffidenti. Costoro erano chiamati furfanti; ma coloro i cui traffici erano piú rispettati, anche se in sostanza poco differenti dai primi, ricevevano un nome piú onorevole. Gli artigiani di qualsiasi professione, tutti coloro che esercitavano qualche impiego o che ricoprivano qualche carica, avevano tutti qualche sorta di furfanteria che era loro propria. Erano le sottigliezze dell’arte e l’abilità di mano.

mercoledì 2 novembre 2011

A proposito di licenziamenti facili e del ministro Sacconi

A sentire il ministro Sacconi, buona parte dei problemi italiani nascono dalla presenza nella legislazione italiana di un articolo di una legge.
L'articolo 18 della legge 20/05/1970 n.300 "Norme sulla tutela della libertà e dignità del lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nel luoghi di lavoro e norme sul collocamento"
Cosa dice esattamente questo articolo 18?
”Ferma restando l'esperibilità delle procedure previste dall'art. 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, il giudice, con la sentenza con cui dichiara inefficace il licenziamento ai sensi dell'art. 2 della legge predetta o annulla il licenziamento intimato senza giusta causa o giustificato motivo ovvero ne dichiara la nullità a norma della legge stessa, ordina al datore di lavoro di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro.
Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno subito per il licenziamento di cui sia stata accertata la inefficacia o l'invalidità a norma del comma precedente. In ogni caso, la misura del risarcimento non potrà essere inferiore a cinque mensilità di retribuzione, determinata secondo i criteri di cui all'art. 2121 del codice civile. Il datore di lavoro che non ottempera alla sentenza di cui al comma precedente è tenuto inoltre a corrispondere al lavoratore le retribuzioni dovutegli in virtù del rapporto di lavoro dalla data della sentenza stessa fino a quella della reintegrazione. Se il lavoratore entro trenta giorni dal ricevimento dell'invito del datore di lavoro non abbia ripreso servizio, il rapporto si intende risolto.
La sentenza pronunciata nel giudizio di cui al primo comma è provvisoriamente esecutiva.
Nell'ipotesi di licenziamento dei lavoratori di cui all'art. 22, su istanza congiunta del lavoratore e del sindacato cui questi aderisce o conferisca mandato, il giudice, in ogni stato e grado del giudizio di merito, può disporre con ordinanza, quando ritenga irrilevanti o insufficienti gli elementi di prova forniti dal datore di lavoro, la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro.
L'ordinanza di cui al comma precedente può essere impugnata con reclamo immediato al giudice medesimo che l'ha pronunciata. Si applicano le disposizioni dell'art. 178, terzo, quarto, quinto e sesto comma del codice di procedura civile.
L'ordinanza può essere revocata con la sentenza che decide la causa.
Nell'ipotesi di licenziamento dei lavoratori di cui all'art. 22, il datore di lavoro che non ottempera alla sentenza di cui al primo camma ovvero all'ordinanza di cui al quarto comma, non impugnata o confermata dal giudice che l'ha pronunciata, è tenuto anche, per ogni giorno di ritardo, al pagamento a favore del Fondo adeguamento pensioni di una somma pari all'importo della retribuzione dovuta al lavoratore.

lunedì 26 settembre 2011

Un'importante sentenza del Tribunale di Milano su aziende fallite e richiesta CIGS

Il curatore del fallimento ha l'obbligo di chiedere la Cassa Integrazione per i primi dodici mesi 
Tribunale di Milano, Sez. fallimentare, 4 agosto 2011, est. Marconi - Il Tribunale di Milano, Sezione Fallimentare, ha affermato che affermando che la richiesta della Cigs da parte del curatore del fallimento (art. 3 della legge 223/ 1991) E' un atto dovuto. Il Giudice delegato del fallimento, in un primo momento, aveva ritenuto che non vi fossero i presupposti per richiedere la cassa integrazione straordinaria, nonostante il curatore del fallimento avesse avviato tale procedura. Il tribunale fallimentare ha accolto il reclamo proposto dai lavoratori (con l'intervento volontario delle organizzazioni sindacali) e ha revocato la decisione: la Cassa va comunque richiesta, sia come misura di sostegno al reddito dei lavoratori sia quale strumento di salvaguardia del complesso aziendale in vista dell'eventuale cessione dell'azienda insolvente.
 La Sentenza


domenica 11 settembre 2011

10 anni dalle Torri Gemelli

Sono trascorsi 10 anni da quando il mondo fu scosso dagli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono.
Si disse che il mondo non sarebbe stato più lo stesso, che prioritario per vivere in un mondo più sicuro era sconfiggere il terrorismo. Fu allora che venne dichiarata guerra al terrore, ovunque si annidasse, colpendo anche gli stati canaglia che li aiutavano, sostenevano e proteggevano i terrorismi.   Stilata una lista, si cominciò......
Sono trascorsi 10 di guerra al terrore, 10 anni di terrore per le popolazioni vittime della guerra al terrore. 
Nessuno ha voluto accettare l'idea che il terrorismo (nessuna giustificazione) non è causa ma figlio di condizioni inumane, di persecuzioni, di violenze che non si sono volute combattere.
A distanza di 10 anni ritengo utile rileggere 4 articoli pubblicati dal Corriere della Sera. Tre di Tiziano Terzani e uno di Oriana Fallaci.
Articoli che, successivamente, sono diventati libri che hanno aperto una discussione mai chiusa e che a distanza di 10 anni mantengono inalterata la loro attualità. E, purtroppo, la manterranno per tanti anni ancora.
In questa drammatica attualità non si dovranno dimenticare i morti di New York e insieme a loro i morti irakeni, afgani, tutte le vittime innocenti del terrorimo e  quelli della lotta al terrorismo.

N.b. Io parteggio per Tiziano Terzani e consiglio la lettura nell'ordine di pubblicazione

domenica 4 settembre 2011

10 anni fa.........le prime pagine dei giornali

Tra qualche giorno ricorderemo l'anniversario dell'attacco alle Torri Gemelli a New. York. 
Tanto è stato scritto, tanto sarà ancora scritto e soprattutto tanto dovrà essere scritto.
Si disse subito che da quel giorno il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Ed è proprio vero, il mondo non è più lo stesso, è cambiato.... in peggio. Resto convinto che non ci sarà pace, sicurezza e sviluppo fin quando un solo uomo sarà sfruttato, senza terra, senza libertà.
Per ricordare pubblico le prime pagine dei maggiori quotidiani italiani del 12 settembre 2001.

 

giovedì 21 luglio 2011

Il super ticket da 10 euro? I privati ringraziano!

Per una volta, sperando di non commettere un reato, non avendo autorizzazione, pubblico un articolo apparso su www.lavoce.info della prof.ssa Nerina Dirindin* sul super ticket da 10 € introdotto dalla manovra economica, varata dal Governo Berlusconi, che denuncia i paradossi della norma e come essa non porterà alcun vantaggio economico alle casse dello stato, contribuendo, al contrario, ad aumentare quelle dei privati.

* docente di Economia Pubblica e di Scienza delle Finanze presso l’Università di Torino. E’ Presidente del Coripe Piemonte dove coordina il Master in Economia e Politica Sanitaria. Ha ricoperto incarichi istituzionali: è stata Direttore Generale del Dipartimento della Programmazione del Ministero della Sanità (1999-2000) e Assessore della Sanità e dell’Assistenza Sociale della Sardegna (2004-2009).




La narrazione e i fatti. Il governo Meloni fa scuola

NARRAZIONE: “si introduce un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di la...