venerdì 29 gennaio 2021

Gli imbucati del vaccino e l'imbarazzante DG dell'Asp di Ragusa.

Come tanti ho visto il servizio giornalistico trasmesso da Piazza Pulita, programma in onda sulla La7, sui furbetti del vaccino scoperti in provincia di Ragusa.

La notizia è vecchia. Di qualche settimana fa. Già nei primi giorni di gennaio la notizia era stata pubblicata dal quotidiano La Sicilia, che aveva denunciato ciò che era accaduto a Scicli, bellissima cittadina iblea.

Conoscendo il fatto, il servizio non mi ha sorpreso. 

Quello che mi ha sorpreso del servizio è l'intervista al direttore generale dell'ASP di Ragusa.

Ho avuto l'impressione che vivesse in un altro mondo. Non sapeva cosa fosse accaduto, ha avuto bisogno di chiedere in diretta ai suoi collaboratori conferma di quanto gli diceva il giornalista.

Conferme, che arrivavano nel giro di poco minuti (come se fossero preparati).

Allora qualche domanda al Direttore Generale:

  • cosa ha fatto non appena la notizia è stata resa pubblica dai giornali?
  • quali verifiche ha effettuato e quali iniziative ha intrapreso?
  • come è stato possibile che i suoi più diretti collaboratori non lo abbiano informato visto che sapevano?
  • cosa ha deciso di fare all'indomani della messa in onda dell'inchiesta?

Le risposte, però, sia chiaro, non rendono il DG immune da responsabilità. Credo che occorre essere conseguenziali: non si è dimostrato all'altezza del compito cui è chiamato.

Di ciò deve prenderne atto l'assessore regionale alla sanità: lo licenzi.



 

mercoledì 20 gennaio 2021

Ciao Emanuele


Mi capita spesso di avere in testa tante cose da dire su ciò che accade intorno a me ma di non trovare il filo rosso che leghi le questioni e i fatti che osservo.
Il mio desiderio era quello dii usare questo blog come un diario nel quale fissare quanto mi colpiva di più e mi rendo conto, in questa particolare fase, dell'impossibilità di riuscirci.
Sono tante e diverse le occasioni di riflessione che si rischia di essere dispersivi, di non riuscire a essere organici nel pensiero e di disperdere la propria attenzione.
Ieri è stata una di quei giorni.
Troppi gli avvenimenti. Fatti che appaiono diversi tra loro ma che al contrario hanno, almeno per me, un comune denominatore, il degrado nel quale si dibatte il nostro paese.
Partirei dalle dichiarazioni della neo assessore alle politiche sociali della regione Lombardia che ha chiesto che la distribuzione dei vaccini tenga conto del Pil delle regioni.
Come tutti sanno la Lombardia è la regione traino dell'economia italiana e da questo ne discende, secondo la Moratti, che la sua regione deve avere priorità nell'assegnazione dei vaccini.
In estrema sintesi prima i ricchi, poi si potrà pensare a chi ricco non è.
Il secondo è il voto di fiducia al governo Conte bis. 
Ho ascoltato con attenzione il dibattito parlamentare svolto presso il Senato.
Era sufficiente avere un poco di memoria per ricavarne la plastica raffigurazione che la coerenza non attiene alla politica o almeno a questa politica. Ciò che si diceva solo qualche ora prima non aveva alcun senso. Qualcuno è riuscito nell'impresa impossibile di smentirsi nell'arco dello stesso intervento.
Ultima notizia: la scomparsa di Emanuele Macaluso. 
Tutti a riconoscere la sua lucidità ma soprattutto la sua coerenza. 
Ottant'anni di militanza a sinistra, protagonista dei profondi cambiamenti della società italiana.
Ottant'anni duranti i quali non si è mai lasciato trasportare dalle onde o dai sondaggi.
Sempre coerente con i principi di uguaglianza e solidarietà, fermo nell'obbiettivo che lo portarono nel 1941 ad aderire al partito comunista: un paese più giusto e solidale. Nel quale nessuno restasse indietro.
Un sogno? No. Macaluso non era un sognatore o un visionario. Era un uomo convinto che l'impegno di ciascuno rappresentava la strada maestra per raggiungere gli obbiettivi, anche i più ardui.
Macaluso ha incarnato la visione con la militanza, la speranza con il possibile.
Macaluso è stato tutto ciò che la Moratti (mi dispiace per lei) non sarà mai.
Macaluso è stato tutto ciò che la stragrande maggioranza dei parlamentari non saranno mai: uomini e donne con la schiena dritta e con un'idea di futuro.

lunedì 11 gennaio 2021

I furbetti del vaccino. Una banale proposta

Ma si può essere così scemi? Sapere di non essere soggetto prioritario nella somministrazione del vaccino anticovid, riuscire per vie traverse ad ottenerlo e poi postare la foto sul proprio profilo social per dimostrare a tutti il loro valore.

Non è da persone intelligenti.

Ed è accaduto! Da qualche giorno, infatti, si susseguono sui giornali notizie che vedono protagonisti soggetti che pur non avendo al momento diritto vengono vaccinati.

Vaccinati si ma è sola la prima dose e tra 21 giorno dovrebbero fare la seconda.

Ecco il punto. 

Lasciamo agli enti competenti il compito di fare luce su quanto e come sia accaduto, punendo in maniera esemplare chi ha sbagliato ma almeno chiediamo a questi soggetti di pagare (a caro prezzo) la somministrazione della dose di richiamo.

Io, la farei pagare almeno 500 €, sapendo che chi ha avuto di "straforo" il vaccino è di norma uno bene introdotto, che non ha problemi economici e, soprattutto, ha qualche amico al posto giusto.

Il messaggio è di una semplicità disarmante: "tu sarai stato furbo ma noi non siamo coglioni".





venerdì 1 gennaio 2021

Riflessione sul 2020

A volte fanno più danni del virus.
Siamo stati costretti a vedere anche questo.
Cosa c'è di peggio di una pandemia? Affrontarla con una classe politica incapace e inadeguata e che non ha mai ritenuto di dovere chiedere scusa gli errori commessi.
Una cclasse politica che ha provato a scaricare le proprie responsabilità su altri, che ha speculato sul dolore delle persone, che si è dimostrata miserabile, che per qualche like sui social ha detto tutto e il suo contrario, spesso, nell'arco di qualche ora. 
Inutile arrabbiarsi: ce li meritiamo. 
Sia sufficiente pensare che li votiamo.
Auguri a tutti





La narrazione e i fatti. Il governo Meloni fa scuola

NARRAZIONE: “si introduce un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di la...