lunedì 7 gennaio 2019

#Giggino Di Maio e la nuova politica estera dell'Italia

Leggo una dichiarazione di solidarietà al movimento dei gilet gialli formulata dal vice presidente del consiglio Giggino Di Maio.
Solidarietà e sostegno alle loro lotte e alle loro rivendicazioni.
Ora, una delle cose che unisce il movimento, che a quanto pare si trasformerà in partito, è la richiesta di dimissioni del presidente francese Macron. Non credo che il governo francese  prenderà bene l'ingerenza di un governo straniero nella propria politica nazionale.
Come si sentirebbe Conte se un ministro tedesco affermasse di condividere le posizioni assunte dal PD durante l'iter parlamentare della legge di bilancio o che un ministro irlandese dicesse che reputa Conte un incapace?
Da sempre i rapporti tra stati sono intrattenuti dai governi mai tra un governo e un soggetto estraneo alle istituzioni. Queste cose le fanno le dittature e in tempi recenti la Russia, gli USA e anche qualche volta la Francia  (ed è finita come è finita. Leggasi Libia o Siria).
Quella di Di Maio non è un'ingenuità o un errore in buona fede, credo, al contrario, sia alla ricerca dell'incidente diplomatico in vista delle elezioni europee e individuare nel partito dei gilet gialli un interlocutore per candidature comuni
Ancora una volta agli interessi nazionali fanno premio gli interessi di bottega.
Vergogna!
Un'ultima domanda ma Conte e Moavero non hanno nulla da dire?

giovedì 3 gennaio 2019

#Orlando e #DeMagistris: due stili, due modelli di politica, due visioni del fare e del come fare.

Se il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando con la sua presa di posizione sull'applicazione della Legge Salvini dimostra, ancora una volta,  grande intelligenza e fiuto politico, la stessa cosa non si può dire del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.
Arrivato in ritardo, pensando di non potere guadagnare titoloni sui giornali si è inventato la disponibilità del comune di Napoli ad accogliere i 49 migranti imbarcati sulla nave SeaWatch che nessuna nazione europea intende fare approdare nei propri porti.
Dietro la scelta politica di Orlando c'è tutta una riflessione giuridica che dovrebbe condurre (l'intenzione dichiarata è questa)  al pronunciamento sulla costituzionalità delle norme da parte del giudice delle leggi e cioè la Corte Costituzionale.
Nel ragionamento di De Magistris, invece c'è tanta demagogia e tanto populismo, lo dimostra anche il linguaggio usato nei confronti del Ministro Salvini, ci piaccia o meno è ministro di questa repubblica.
Non ne sentivamo la mancanza! 
Di populismo e demagogia ci bastano quelli propinati ogni giorno dalla maggioranza giallo-verde per apprezzare anche quelli di De Magistris.

Nb. Le ultime agenzie riportano la disponibilità del premier Conte a incontrare i sindaci, anche se dichiara inaccettabile che non rispettino le leggi.  Posizione in contrasto con quanto dichiarato dal ministro degli interni che invitava i sindaci a dimettersi.
Che qualcosa si stia muovendo?

E se #GiuseppeConteIT decidesse di........



In questi primi tre giorni del 2019 tutti i maggiori commentatori politici si sono sbizzarriti a formulare ipotesi sulla durata di questo governo.
Di battute tipiche del caso, se mangeranno la colomba pasquale o se raggiungeranno le elezioni europee si sono riempite pagine di giornali.
Commenti, tutti, con un unico comune denominatore: se regge o meno l'intesa tra Lega e il M5S.
Io, che commentatore politico non sono, né tanto meno autorevole, credo che il tema dell'eventuale caduta del governo non stia nel rapporto tra le forze politiche che lo sostengono (il potere è il miglior collante che si conosca) ma l'aspetto umano del presidente Conte.
Di chi parliamo? Parliamo di un illustre sconosciuto che nel volgere di qualche giorno è passato dal far sostenere gli esami universitari a uno come Bonafede a essere il capo dell'esecutivo di una delle sette potenze economiche mondiali.
Una persona che fino a qualche settimana fa era pronto (non fosse altro per riconoscenza) a ubbidire senza fiatare ai suoi due dante causa, oggi appare molto più sicuro e spregiudicato.
Alcune vicende, secondo me, ne hanno fatto emergere gli aspetti caratteriali che appartengono alla natura degli uomini.
Stiamo assistendo, quindi, alla lenta ma inesorabile sua trasformazione da persona che si chiedeva ogni giorno, guardandosi allo specchio, come fosse stato possibile diventare premier, a persona convinta di essere lì non perché miracolata ma esclusivamente per le sue innate doti e infinite capacità.
Di questa metamorfosai ne sono dimostrazione l'ascriversi a suo esclusivo merito l'avere evitato la procedura di infrazione, la recente intervista a un quotidiano tedesco nella quale ha affermato di avere assicurato il Presidente della Commissione Europea che avrebbe raccomandato, da buon padre di famiglia, ai due vice premier di usare un linguaggio più rispettoso nei confronti dell'Unione e in ultimo l'essersi assunto la responsabilità del raddoppio dell'Iris per le Onlus o della "tassa sulla bontà", cosi come definita dal Presidente Mattarella.
Quest'ultima assunzione di responsabilità lungi dall'essere un atto di contrizione ha rappresentato l'atto con il quale Conte ha voluto sottolineare a Di Maio e Salvini che a parargli il culo è lui, che, ben sapendo la popolarità e l'alto consenso di cui gode, può permettersi di affermare che l'errore lo ha commesso solo lui e che nessuno gliene avrebbe fatto un torto.
Non siamo più in presenza, penso di uno yes man ma di una persona che ormai ritiene di essere il più bravo e furbo di tutti, entrato nel cuore degli italiani.
La domanda è se i due glielo lasceranno credere o decideranno di riportarlo a più miti consigli, ricordandogli i motivi che lo hanno condotto a Palazzo Chigi e a quel punto Conte dovrà decidere se è meglio un giorno da leone o una legislatura da pecorone



martedì 1 gennaio 2019

Libera traduzione del messaggio di fine anno del Presidente #Mattarella

Ho provato a tradurre nel linguaggio che ogni giorno usiamo, il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica.
  • ho firmato la legge di bilancio solo per evitare che si andasse all'esercizio provvisorio e perchè i saldi risultano concordati con la Commissione Europea;
  • il raddoppio della tassazione per gli enti no profit è una grande minchiata;
  • ora, ve la studiate bene questa cazzo di legge che avete approvato e la discutete in Parlamento, apportando le dovute correzioni, concordandole, sempre, con la Commissione Europea;
  • la sicurezza dei cittadini è una cosa seria e non si fa chiudendo i porti, con le ruspe o armando i cittadini ma garantendo integrazione, pari diritti, pari dignità, richiedendo pari doveri a tutti i cittadini, assicurando un lavoro dignitoso, qualità della vita nelle periferie (non come avete fatto definanziando le iniziative intraprese dai governi precedenti), cercate di pensare innanzitutto a  chi sta peggio;
  • smettete di usare i social per fare vedere cosa mangiate, come trascorrete il vostro tempo. In poche parole cercate di lavorare in silenzio e con i fatti;
  • le forze di polizia vanno rispettate, non cercate di travestirvi da sceriffi: diventate solo ridicoli e offendete quanti indossano una divisa, rischiando la vita ogni giorno;
  • non si fanno i selfie con gli estremisti travestiti da sportivi, né si invitano nelle sedi ministeriali;
  • l'esercito italiano è altamente specializzato, impiegarlo per coprire le buche di Roma è quanto di più offensivo si possa fare e denuncia l'incapacità di garantire l'ordinaria amministrazione;
  • rispetto il voto degli italiani ma non rompetemi i coglioni con le vostre cazzate.
Detto questo cari concittadini tanti auguri, ne abbiamo veramente bisogno.

La polpetta avvelenata della manovra del popolo.

Premesso che non ho letto la legge di bilancio 2019, del resto non l'hanno fatto neanche quelli che l'hanno votato, qualche anticipazione, però,  da alcuni articoli di giornali sono riuscito ad averla e mi ha colpito la flat tax al 15%.
Ho fatto piccoli approfondimenti e, se non capito male, la situazione che si determinerà nel 2019 è la seguente:
  • La tassazione nel 2019 per un lavoratore autonomo che nel 2018 ha avuto un reddito inferiore a 60.000 € sarà pari al 15% indipendentemente dal reddito conseguito
  • La tassazione per un lavoratore dipendente o per un pensionato resta immutata rispetto al 2018.

Un esempio:

Lavoratore autonomo con flat tax:
Reddito 2019    55.000 €          Imposta lorda  8.250 € 

Lavoratore dipendente o pensionato
Reddito 2019    55.000 €         Imposta lorda 17.220 €

RISPARMIO 8.970 €

E' evidente che più aumenta il reddito più il risparmio è consistente.
Nulla da aggiungere!!!
BUON ANNO A TUTTI

La narrazione e i fatti. Il governo Meloni fa scuola

NARRAZIONE: “si introduce un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di la...