lunedì 30 gennaio 2012

Le incompiute in Sicilia. L'elenco delle opere pubbliche iniziate e mai finite.

Sono le 320  opere pubbliche mai ultimate in Italia.
Il record in Sicilia.
Le opere pubbliche abbandonate a metà sono una storia vecchia.
Ma oggi, grazie a un lavoro certosino fatto da  Incompiuto Siciliano possiamo rifarci gli occhi vedendole tutte in fila in un elenco che fa paura.
Non esiste una stima globale di questo spreco ma parliamo di miliardi di euro buttati al vento
Questa lista la si dovrebbe far imparare a memoria nelle scuole così magari poi la gente ci pensa quando vota.
Incompiuto Siciliano non si è limitato a redarre una lista, ha anche organizzato un tour turistico all’incompiuto come corrente artistica. E si sono perfino portati una colonna di cemento armato alla Biennale di Venezia.

Ecco la lista della vergogna:

  1. Invaso incompleto – Cammarata (AG)
  2. Variante di Porto Empedocle – Sicilia – Porto Empedocle
  3. Viadotto Burgio – Sicilia – Burgio
  4. Teatro popolare Samonà – Agrigento – Sciacca
  5. Museo di via Roma – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  6. Piscina comunale – Agrigento – Sciacca
  7. Museo – Contrada La Salina – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  8. Pretura – Agrigento
  9. Deposito d’acqua di Monte Imbriacola – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  10. Deposito di Aria Rossa – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  11. Diga di Gibbesi – Agrigento – Naro
  12. Deposito d’acqua zona scalo nuovo di Cala Pisana – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  13. Deposito di Poggio Monaco – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  14. Case popolari – Agrigento – Cattolica Eraclea
  15. Approdo di Cala Pisana – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  16. Casa per anziani – Agrigento – Casteltermini
  17. Deposito d’acqua di Taccio Vecchio – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  18. Ospizio – Agrigento – Cattolica Eraclea
  19. Ospedale – Agrigento – Cattolica Eraclea
  20. Piscina Comunale Ctr Imbriacola – Agrigento – Lampedusa e Linosa
  21. Campo di calcio Villaggio Mosé – Agrigento
  22. Piscina – Agrigento – Cattolica Eraclea
  23. Polisportivo coperto – Agrigento – Castrofilippo
  24. Campo da rugby Villaggio Mosé – Agrigento
  25. Palazzetto dello sport – Agrigento – Cattolica Eraclea

sabato 28 gennaio 2012

Ticket sanitari e stato di disoccupazione.


La modifica della normativa relativa al riconoscimento dell'esenzione dal pagamento dei ticket sanitari, pone alcuni problemi interpretativi in relazione ai requisiti richiesti ai cittadini.
Primo tra tutti, visto che la normativa prevede che siano esenti, in presenza di determinate condizioni reddituali i disoccupati, quello di individuarli giuridicamente.
Vale la pena sottolineare che sono considerati tali solo  chi ha perso un'attività lavorativa e si trovi in in particolari condizioni e non chi non ha mai avuto rapporti di lavoro, essendo quest'ultimo un inoccupato.
Detto questo, quali sono le condizioni richieste?
Il Decreto dell'Assessore Lavoro della Regione Sicilia del 15 aprile 2010 n.233 ha definito gli adempimenti da compiere per il riconoscimento dello stato di disoccupazione e per il suo mantenimento.
A seguitio del Decreto, l'Assessorato ha emanato una propria nota nella quale esplicita ulteriormente i requisiti richiesti per il riconoscimento dello stato di disoccupazione.
Vi invito a leggere attentamente la nota in quanto (potrà aapparire strano) il mantenimento dello stato di disoccupazione può avvenire in costanza di rapporto di lavoro, a conizione che il reddito percepito non superi € 8.000. 
Per i rapporti di lavoro autonomi o parasubordinati il reddito da non superare per mantenere lo stato di disoccupazione è 4.800 €.
Un'ultima considerazione è legata al fatto che il decreto e la nota individuono tre stati soggettivi:
a) disoccupato;
b) sospeso;
c) non disoccupato.
Le note sui ticket non prevedono alcun riconoscimento per i lavoratori il cui stato di disoccupazione sia stato sopeso.
Che fare? Sarebbe opportuno un chiarimento da parte dell'Assessorato alla Sanità.



Mafia e imprese nel mezzogiorno. La relazione della Commissione Antimafia

"

"Siamo in presenza di una metastasi affaristica che si espande dall'economia illegale a quella legale, dai beni reali ai procedimenti amministrativi e ai prodotti finanziari. L'attività mafiosa nelle quattro regioni di origine, Sicilia, Calabria, Campania e Puglia, è causa di un mancato sviluppo equivalente al 15-20% del PIL delle stesse regioni. Circa un terzo delle imprese meridionali subisce una qualche influenza delle mafie, con dati che oscillano tra il 53% della Calabria al 18% della Puglia."
Sono questi alcuni dei passaggi dell'intervento del sen Pisanu, alla presentazione della proposta di relazione della Commissione Antimafia.
Quando si parla di imprese si parla di lavoro, di diritti del lavoro e nel lavoro.
E' emergenza nazionale. Occorre che tutti facciano la propria parte per liberare il mezzogiorno dalla cappa mafiosa.
Pubblico, anche se molto lunga, la relazione della Commissione.


La Relazione della Commissione Antimafia

lunedì 23 gennaio 2012

Illegittimo il licenziamento del lavoratore e la sua sostituzione con un collaboratore



Con sentenza n. 755 del 19 gennaio 2012, la Cassazione ha affermato l'illegittimità del licenziamento di un lavoratore, giustificato dalla riorganizzazione dell'attività, quando poi, al solo fine di ridurre i costi del lavoro, l'azienda lo sostituisce con un collaboratore a progetto.
La Suprema Corte chiarisce che la insussistenza delle motivazioni apportate dal datore di lavoro (diminuzione consistente delle commesse) non supportate da valori reali e l'affidamento del servizio svolto dal dipendente licenziato a un co.co.pro. costituiscono le basi per l'illegittimità del licenziamento.

domenica 22 gennaio 2012

Ticket sanitari in Sicilia: la nuova disciplina.


Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana di venerdi 20 gennaio 2012 è stata pubblicata la legge che modifica nella nostra regione la disciplina sull'esenzione dai ticket sanitari per motivi reddituali.
Più di 500.000 (dai calcoli che vengono fatti) siciliani prima esenti saranno costretti a pagare i ticket sanitari.
Come funzione la nuova normativa? come si accede all'esenzione?  Come funzione l'esenzione per patologia?
Tenterò di dare una risposta pubblicando alcuni documenti ufficiali della Regione Siciliana.

domenica 15 gennaio 2012

La sintesi del Rapporto sulla Povertà in Italia 2011 della Caritas



Dopo avere pubblicato il documento finale della Commissione Giovannini sugli stipendi dei parlamentari italiani in rapporto ai loro colleghi europei, ho pensato corretto fare vedere anche l'altra faccia della medaglia.

La Caritas ogni anno prepara il rapporto sulla Povertà in Italia.
Sotto troverete il link alla sintesi del rapporto che fa luce sulle condizioni di vita di milioni di italiani che a causa della crisi, dell'assenza di politiche di inclusione vivono ai margini della società.
Il Governo Monti ha l'obbligo non solo di far quadrare i conti ma di evitare che milioni di cittadini restino indietro.


venerdì 13 gennaio 2012

Manifesto per il Welfare. Nuova campagna "I diritti alzano la voce"



Manifesto per il welfare

Il benessere è un diritto, la disuguaglianza un’ingiustizia

«Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; e ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.» (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, art. 25)

«La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.» (Costituzione della Repubblica Italiana, art. 2)

«(…) È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» (Costituzione della Repubblica Italiana, art. 3)

Il sistema italiano di garanzia dei diritti fondamentali di cittadinanza si basa su questi principi: è in forza delle affermazioni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della nostra Costituzione che il Parlamento del nostro paese ha approvato leggi e fissato regole di tutela della dignità di ogni cittadina e cittadino con una particolare attenzione ai più deboli, ai più fragili, ai più poveri.

L’abbiamo chiamato “Stato sociale”.

Oggi lo Stato sociale è messo in discussione, c’è il rischio fondato che una sempre maggiore quantità di bambine e bambini, giovani, donne e uomini, anziani siano privati dei servizi essenziali (difesa della salute, istruzione, casa, lavoro, pensione) e si vedano cadere inesorabilmente nel baratro dell’indigenza e della povertà e nell’abbandono da parte delle Istituzioni e della comunità di appartenenza.

La causa dell’allargarsi progressivo della quantità di persone povere è da ricercare non solo nella situazione di crisi globale che stiamo vivendo, ma anche nell’affermarsi negli ultimi decenni della teoria del liberismo economico, della globalizzazione selvaggia e incontrollata, delle speculazioni finanziarie, nella decisione consapevole della politica di abbandonare a se stessi i più deboli per curare soprattutto gli interessi dei già ricchi che, anche in periodo di crisi, continuano ad arricchirsi sempre di più, a danno della stragrande maggioranza dei cittadini del nostro paese. L’aumento delle disuguaglianze sociali ed economiche non è più tollerabile, anche perché è spesso causa di violenza tra le persone e prefigura il rischio di conflitti intergenerazionali, di genere, di censo.

Noi gridiamo a gran voce il nostro sdegno per questa ingiustizia e diciamo che non possiamo più accettare questa situazione. Tanto meno possiamo subire inermi la decisione di rispondere con il carcere, la detenzione, la via penale a problemi la cui natura è sociale. Denunciamo la mancata applicazione del dettato costituzionale che prevede come finalità della detenzione il recupero e il reinserimento sociale di tutte le persone ristrette della libertà.

giovedì 12 gennaio 2012

L'indagine sugli stipendi dei parlamentari italiani


L'anno nuovo si è aperto con la pubblicazione del Rapporto Giovannini, dal nome del Presidente dell'Istat, che ha presieduto i lavori della Commissione sulle retribuzioni dei parlamentari italiani rispetto ai colleghi europei.
E' montata la polemica, i dati, si dice, non sono omogenei, conseguentemente non comparabili. 
Il rischio che si corre che tutto venga accantonato.
Aveva ragione Pietro Nenni che sosteneva della necessità di creare una Commissione quando non si voleva fare nulla.
Pubblico qui sotto il link al rapporto finale.


mercoledì 11 gennaio 2012

Le tabelle retributive 2012 relative a 143 contratti collettivi


Ritenendo di fare cosa utile pubblico le tabelle relative alle retribuioni del 2012 relative a 143 contratti collettivi.
Le tabelle sono pubblicate da  INDICITALIA gruppo Wolters Kluwer Italia s.r.l.
Non appaia superfluo sottolineare l'utilità delle tabelle che risultano di facile consultazione.

domenica 8 gennaio 2012

Abolizione Canone Rai cittadini ultra 75 anni





Abolizione del canone RAI per soggetti di eta' pari o superiore a 75 anni Art. 1, comma 132, legge 24 dicembre 2007, n.248.

Per avere diritto all'esenzione occorre:
- aver compiuto 75 anni di eta’ entro il termine di pagamento del canone;
- non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge titolare di reddito proprio;
- possedere un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente ad euro 516,46 per tredici mensilita’ (euro 6.713,98 annui).


Aspettiamo la "fase II", "Ora tocca alla crescita" sembra il ritornello salvifico al quale tutti ci aggrappiamo, dopo l'ulteriore manovra economica.
Il Presidente del Consiglio prof. Mario Monti ormai ne ha fatto una questione d'onore, liberalizzare perchè si possa crescere.
Cosa vuol dire liberalizzare? Cosa si vuole liberalizzare?
In ogni caso, tutti a pensare che la questione interessi altri.
Pubblico due documenti interessanti dell'Antitrust, il primo relativo alla lettera che ha inviato al Presidente del Consiglio e alle Camere indicando i settori nei quali occorrerebbe intervenire.
La lettera è del 5 gennaio e riporta anche delle considerazioni di carattere politico sui rischi che si potrebbero correre se si intervenisse senza tenere conto della coesione sociale.
Il secondo, pur essendo un pò datato, 2005, riguarda gli ordini professionali ma rimane straordinariamente attuale.
Buona lettura.



Nb. Sono due documenti molto grandi

venerdì 6 gennaio 2012

Le CIGS approvate dal Ministero del Lavoro nel mese di dicembre 2011 relative ad aziende siciliane



Denominazione Azienda :    S.I.F.I. Società industria farmaceutica italiana
con sede in :   ACI SANT'ANTONIO
Causale di Intervento :    Riorganizzazione, Conversione aziendale
Unità di :    ACI SANT'ANTONIO
Settore:    Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerotti e simili
Decreto del  19/12/2011 n.  63427
Concessione del trattamento di C.I.G.S. dal   24/07/2011   al   21/01/2012
*********************
Denominazione Azienda :    UNISTAR SPA
con sede in :   CATANIA
Causale di Intervento :    Contratti di solidarieta
Unità di :    CATANIA
Settore:    Manutenzione e riparazioni meccaniche di autoveicoli
Unità di :    SIRACUSA
Settore:    Manutenzione e riparazioni meccaniche di autoveicoli
Decreto del  19/12/2011 n.  63480
Concessione del trattamento di C.I.G.S. dal   05/09/2011   al   04/09/2012
*********************
Denominazione Azienda :    CEFALU' 20 S.c.a r.l.
con sede in :   MILANO
Causale di Intervento :    Crisi aziendale
Unità di :    TERMINI IMERESE
Settore:    Costruzione di autostrade, strade, strade ferrate, campi di aviazione, impianti sportivi e altri lavori di superficie
Decreto del  29/12/2011 n.  63643
Approvazione del programma di C.I.G.S. dal   01/10/2011   al   30/09/2012
*********************
Denominazione Azienda :    KOMPAR SRL IN LIQUIDAZIONE
con sede in :   FIUGGI
Causale di Intervento :    Crisi aziendale
Settore:    Commercio al dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio
Unità di :    MELILLI
Decreto del  29/12/2011 n.  63642
Approvazione del programma di C.I.G.S. dal   30/05/2011   al   29/05/2012
Con autorizzazione al pagamento diretto
*********************
Denominazione Azienda :    SOC. COOP. SIRACUSA
con sede in :   SIRACUSA
Causale di Intervento :    Contratti di solidarieta
Unità di :    SIRACUSA
Settore:    TRASPORTI FERROVIARI
Decreto del  28/12/2011 n.  63622
Concessione del trattamento di C.I.G.S. dal   16/03/2011   al   15/03/2012

mercoledì 4 gennaio 2012

Gli ammortizzatori sociali. Una guida per la loro utilizzazione


Il 2012 sarà un anno pesantissimo per l'occupazione e si farà ricorso in maniera massiccia agli strumenti di sostegno al reddito esistenti.
Cosa sono, come si utilizzano, come si attivano, quali situazioni coprono e tutelano.
Pubblico una guida preparata dai Consulenti del Lavoro che ci aiuta a capire come funzionano gli ammortizzatori sociali.
La Guida è del 2009 ma non si sono verificate dalla sua pubblicazione modifiche sostanziali.



martedì 3 gennaio 2012

Grazie, grazie, grazie.



6000 VISITATORI 
GRAZIE
cercherò di fare sempre meglio

La riforma previdenziale Monti - Fornero

Il 1 gennaio 2012 sono entrate in vigore le nuove norme previdenziali previste dall'ormai famoso Decreto Salva Italia. 
Le profonde modifiche introdotte incideranno profondamente sulle nostre vite, le nostre aspettative, le nostre prospettive di vita. 
Gli articoli dei giornali pubblicati ci hanno confuso le idee, forse perchè materia troppo complicata per essere spiegata da giornalisti non troppo informati. 
Pubblico un contributo che ritengo tra i migliori di quelli letti e che aiuta a capire cosa e come cambia il nostro sistema previdenziale. 


Il contributo è stato pubblicato sul sito della Direzione Provinciale del Lavoro di Modena


lunedì 2 gennaio 2012

Gli incentivi all'occupazione dal 1 gennaio 2012

Dal 1 gennaio 2012 sono entrati in vigore gli incentivi all'occupazione introdotti dal "Decreto Salva Italia" del Governo Monti
Quest'ultimi si aggiungono a quelli già esistenti.
Pubblico un dossier del dott. Massi della DPL di Modena che fa il punto della situazione, aiutandoci a scegliere tra le diverse modalità e i diversi incentivi.


Il Dossier

Festività ricadenti di domenica.

Il 2012 si è chiuso con il Natale (25 dicembre) cadente di domenica e il 2012 si è aperto con il 1 gennaio anch'esso ricadente di domenica.
Si sono persi due giorni di riposo ma non si perde il trattamento economico.
Infatti, qualora la festività coincida con la domenica o con altro giorno festivo, il datore di lavoro deve pagare una quota ulteriore rispetto alla retribuzione normalmente dovuta:
  • ai lavoratori retribuiti in misura fissa, spetta un’ulteriore quota giornaliera fissata dalla coincidente con 1/26 del compenso dovuto al giorno;
  • ai lavoratori retribuiti ad ore, spetta l’ulteriore somma corrispondente ad un sesto dell’orario settimanale (o di 1/5 in caso di adozione della settimana corta)
Qualora invece la festività coincida con il sabato non lavorativo (ossia nel caso di adozione della settimana corta), si ritiene che al soggetto non spetti la quota aggiuntiva predetta, poiché esso coincide in ogni caso con il sesto giorno e conseguentemente deve essere considerato non festivo ma feriale a zero ore. Tuttavia, molti contratti di lavoro estendono il trattamento previsto per il caso di coincidenza del giorno festivo con la domenica anche al caso di coincidenza con il sabato non lavorativo.
Infine, qualora la festività cada in periodi di assenza dal lavoro per ragioni indipendenti dalla volontà del lavoratore o in periodi di assenza facoltativa o obbligatoria (come malattia, maternità, congedo matrimoniale, ferie, permessi, assenze giustificate), il soggetto ha comunque diritto al trattamento previsto per le festività. Tale tutela è però limitata se, nel caso di lavoratore pagato ad ore, la sospensione dal lavoro si protragga oltre le due settimane.
E' da sottolineare che ciò vale solo per i dipendenti privati. Ai dipendenti pubblici non viene riconosciuta alcuna retribuzione aggiuntiva.

domenica 1 gennaio 2012

Invalidità e contenzioso legale: nuove regole a partire dal 1 gennaio 2012

Dal 1 gennaio 2012 cambiano le regole per il contenzioso legale per il conseguimento delle prestazioni per gli invalidi. La circolare INPS

Invalidità e contenzioso

La legge15 luglio 2011, n. 111 (manovra Tremonti)   interviene sul contenzioso civile che riguarda l’invalidità, la cecità e la sordità civile, ma anche l’inabilità e l’invalidità “pensionabili” cioè quelle riconosciute ai lavoratori, con un minimo di versamenti contributivi, divenuti disabili parziali o totali nel corso della carriera lavorativa.
Con la mole di procedimenti gestiti da INPS, è quasi fisiologica la presentazione di ricorsi e contenziosi amministrativi e davanti all’autorità giudiziaria.
In realtà quella del contenzioso in giudizio è una spina nel fianco dell’Istituto che comporta un notevolissimo impegno di risorse, non sempre efficace quando INPS è soccombente nelle cause che riguardano pensioni ed altre prestazioni.
Alcuni dati li raccogliamo nell’ultimo Bilancio presentato da INPS: il primo gennaio 2009 erano giacenti 769.037 contenziosi; a fine anno, nonostante ne fossero stati definiti 296.412, ce n’erano giacenti 822.959. Quelli nuovi infatti superavano quelli già “evasi”. Un cifra impressionate che sovraccarica notevolmente anche la giustizia civile.
In particolare, la giacenza dei contenziosi legali all’invalidità civile, a fine 2009, era di 292.726 casi. I nuovi ricorsi nel 2009 sono stati 114.664, ma va tenuto conto che non si era ancora conclusa la prima fase dei controlli straordinari e che nel corso del 2011 ce ne saranno altri 250.000 con un inevitabile incremento del contenzioso.

La narrazione e i fatti. Il governo Meloni fa scuola

NARRAZIONE: “si introduce un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di la...