giovedì 21 settembre 2017

Se un terzo dei deputati dell'Ars cambia cavallo

I giornali ci informano che negli scorsi giorni ben 29 deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana hanno cambiato Gruppo Parlamentare.
Molti di questi hanno persino dato vita a nuovi gruppi dagli improbabili nomi, che guarda caso si trasformeranno in simboli e liste elettorali
E' stato un travaso da un partito a un altro, da un movimento a un altro.Tutto studiato a tavolino con certosina precisione da farmacista.
Non è difficile scoprire che questo rimescolamento di carta è finalizzato ad aggirare le leggi elettorali che impongono l'obbligo di raccogliere un certo numero di firme per la presentazione delle liste in previsione della prossima competizione elettorale per l'elezione del presidente della regione e del rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana a coloro che non risultano avere rappresentanza al suo interno.
Il risultato è che non incorreranno nello scivolone occorso al M5S per la presentazione della lista per il rinnovo del Consiglio comunale di Palermo e che non affronteranno le forche caudine dei tavoli e dei gazebo. (tutto più semplice. No?)
Non credo che ci faccia una bella figura un parlamento che vota una legge e poi l'aggira, garantendo a tutte le liste di appoggio ai candidati presidenti e in particolare Micari e Musumeci di avere accesso diretto alla competizione elettorale.
Il populismo è una brutta bestia che si nutre dei comportamenti della classe politica.
Non sorprendiamoci che tutti i sondaggi fin qui elaborati sono concordi nell'indicare che il 50% degli elettori siciliani il 5 novembre preferirà restare a casa che non recarsi alle urne.

Senza titolo perché a leggere i post di Crocetta c'è da restare senza parole

Nel leggere il post pubblicato dall'ancora per poco (per fortuna) presidente della regione sulla sua pagina Facebook relativo alla candidatura del fratello di Lino Leanza quale capolista del Megafono, mi sono augurato che non esista nulla oltre vita terrena.
Lino sarebbe oltremodo imbarazzato nel vedere la patetica sceneggiata imbastita da Crocetta utilizzando il suo nome.
Riposa in pace Lino.

domenica 10 settembre 2017

Quando l'uomo nero ti porta via

Stamane al supermercato ho assistito a una scena che desidero socializzare nella speranza e con l'augurio che in futuro ciò che ho visto non abbia a ripetersi.
Come sempre all'ingresso sostano dei giovani immigrati africani che in cambio degli spiccioli inseriti nel carrello aiutano a sistemare quanto acquistato in macchina.
Nulla di invadente e richiesta fatta sempre con il sorriso e il massimo rispetto.
Una signora, invece, evidentemente molto contrariata dal figlioletto che non voleva sentirne di scendere dalle giostrine poste all'interno del supermercato, ha trovato il modo per convincerlo.
Ha fatto avvicinare il giovane immigrato e indicandolo al bambino lo ha minacciato dicendo che se non fosse sceso immediatamente il "negro" se lo sarebbe portato via.
Avreste dovuto vedere i lacrimoni di quella povera creatura e il salto compiuto per gettarsi tra le braccia della madre, che, tutta sorridente, poteva, finalmente, uscire dal supermercato.
Mi chiedo se e quando crescendo, il bambino dimenticherà ciò che sua madre (la persona, forse, di cui si fidava di più) una domenica mattina gli disse in un supermercato e cioè che un "negro" lo avrebbe portato via se avesse continuato a non ubbidire.
La strada per superare e non instillare nei nostri figli la paura del diverso è ancora lunga e tutta in salita.
Ed è tutta dentro di noi.

martedì 5 settembre 2017

La sinistra, le sinistre e la vittoria

Non credo che la sinistra e la destra siano diventate "uguali".
Esiste ancora la destra, esiste ancoravla sinistra.
Troppe le differenze, troppe le cose che le dividono, diverse le prospettive e i progetti di futuro che esse propongono.
Semplice, no?
Riflettendo, però,  in maniera più approfondita, si scopre che esiste la destra, la destra populista, la destra reazionaria, la destra neofascista, la destra moderata, la destra liberista,  la destra sociale.
Esiste anche la sinistra, la sinistra riformista, la sinistra riformatrice, la sinistra leninista, la sinistra moderata, la sinistra socialista, la sinistra antagonista, la sinistra incazzata, la sinistra identitaria, la sinistra rivoluzionaria, la sinistra marxista, quella alfaniana, la sinistra trotzkista, maoista, terzointernazionalista, socialdemocratica, prudoniana , liberale, sindacale, sinistra-sinistra, la sinistra della terza via,  sonopiudisinistraioditutti.
Ognuna delle quali ritiene di essere depositaria della verità e ciò che più conta ognuna di essa ritiene di non doversi contaminare con le altre sinistre, considerate non avversarie ma addirittura nemiche.
Se guardiamo alla storia, hanno fatto più danno alla sinistra le sinistre che non la destra o le destre.
Siamo campioni del farci del male, godiamo della sconfitta delle sinistre alle quali non apparteniamo.
Preferiamo che vinca la destra o le destre che non una delle sinistre possibili.
Una volta quando si chiedeva cosa fosse la sinistra c'era sempre qualcuno che rispondeva che è quella parte politica che dice la stessa cosa della destra ma con 15\20 anni di ritardo.
Falso!  Spesso impieghiamo meno tempo meno tempo per dirle. 
Anche con queste premesse, sono convinto, che, la sinistra, tutte le sinistre, anche quelle sconfitte dalla storia esisteranno sempre. Perché il bisogno di giustizia, di libertà, di democrazia sono nel dna degli uomini.
La sinistra esisterà sempre ma non vincerà mai.
Ecchecazzo!!!!

venerdì 1 settembre 2017

Claudio Fava e i cattivi che non lo vollero cinque anni fa

Ho letto l'intervista rilasciata ieri da Claudio Fava al Fatto Quotidiano
Ho ritrovato nelle sue parole la sua proverbiale "spacchiusaggene" che ne hanno fatto un personaggio "amatissimo" a sinistra.
Dalla sua ha soltanto la notorietà dovuta più alle sue indubbie capacità di scrittore che di quanto fatto da uomo impegnato in politica.
Nessuno ricorda un suo intervento propositivo, un impegno portato a compimento, un gesto a favore dei più deboli.
Eppure ha avuto (resta un mistero come sia riuscito ad averne) tante opportunità per farne di cose.
Ora a distanza di 5 anni ci riprova.
Concorrerà per la presidenza della regione.
Il deputato eletto in Lombardia dichiara la sua disponibilità a contribuire a una nuova rivoluzione siciliana (come se quella di Crocetta non ci bastasse e avanzasse).
Una cosa, più di altre mi ha colpito.
Fava rispondendo a una domanda del giornalista afferma che "cinque anni fa mi fu impedito di candidarmi".
Una cosa del genere detta dal vice presidente della commissione antimafia fa rabbrividire.
Come può dire una cosa del genere? Come può affermare che il mancato rispetto degli obblighi e dei requisiti imposti dalla legge elettorale siciliana abbia rappresentato una scelta discrezionale per impedirgli di candidarsi?
Dovrebbe essere felice di quella impossibilità imposta dalla legge (legge, si ricordi signor Fava, legge! Alla quale tutti sono obbligati a sottostare. Anche lei!) 
Le evitò, allora, una mala figura intergalattica. 
Si consoli, però, il tempo è galantuomo.
Il 5 di novembre, residenza permettendo, avrà modo di farla la sua mala figura.
E credo che dopo la sua intervista, la meriti tutta.
 

Il tour (in treno) di Renzi per ascoltare l'Italia


Renzi ha annunciato che a fine settembre inizierà un tour in treno per tutta l'Italia per ascoltare il nostro meraviglioso paese.
Sarebbe opportuno che qualcuno gli consigliasse che arrivato a Messina invece del treno usasse un pullman o facesse l'autostop.
Con le ferrovie che ci ritroviamo rischierebbe di ascoltare i figli dei nostri figli.

La narrazione e i fatti. Il governo Meloni fa scuola

NARRAZIONE: “si introduce un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di la...