domenica 3 aprile 2022

Interinale nella P.A.? No, grazie.

Le indagini sull'Ast, indipendente dall'esito giudiziario, che mi auguro evolva positivamente per tutti gli indagati, pone con evidenza una questione che andrebbe attenzionata dalle forze politiche e sindacali dell'isola. 

Ed è la problematica legata alle assunzioni ai metodi adottati per aggirare i blocchi, i divieti imposti dalla legislazione e il modo con il quale si scelgono i "fortunati", che in barba a ogni criterio di trasparenza, di riconoscimento del merito sono chiamati a ricoprire il "posto di lavoro" 

Sto parlando del ricorso alle agenzie di lavoro interinale.

In pochi passaggi amministrativi Il gioco è presto fatto:
  1. una gara per l'affidamento a una società autorizzata del servizio;
  2. una delibera con la quale si attesta l'assoluta necessità di ricoprire delle posizioni di lavoro;
  3. conseguente richiesta all'azienda prescelta nella gara di cui al punto 1), di fornire le posizioni di lavoro richieste;
  4. fornire all'azienda il "pezzino" con i nomi di coloro che soddisfano i dante causa. (dirigenti, politici e qualche altro)
Tutto legittimo e nel rispetto della legge, almeno, fino al punto 3) e da quanto emerge dall'inchiesta della Guardia di Finanza, era il modo di operare dell'Ast.
Alcune considerazioni di carattere politico a partire dal fatto che occorrerebbe vietare a tutte le pubbliche amministrazioni, agli enti pubblici e a tutte quelle sottoposte al controllo delle PPAA di ricorrere al lavoro interinale per soddisfare eventuali esigenze di personale o almeno che la scelta del personale avvenga con criteri di trasparenza e pari opportunità tra i candidati. 
Forse sarebbe il caso di considerare una tale scelta quale riforma da attuare all'interno del PNRR.
Riportare la pubblica amminsitrazione nell'alveo costituzionale, quella di essere al servizio dei cittadini e non srtumento di potere della politica.
Anche così si diventa un paese migliore.

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