domenica 27 marzo 2016

Manipolare la storia, condizionare le coscienze


E' stato un fatto naturale, dopo gli attentati in Belgio, ho voluto leggere questo libro di uno dei maggiori storici dei fatti italiani.
In maniera chiara Mack Smith ci svela come i potenti abbiamo manipolato la storia, nascondendo fonti, impedendo ricerche, modificando documenti, per apparire migliori di quanto non fossero nella realtà, per denigrare qualcuno o per dipingerlo migliore, per convincere il popolo a seguirli.
Manipolare la storia significa piegarla ai propri interessi, rappresenta il modo con il quale si plasmano le coscienze, spingendole ad assumere comportamenti o scelte che in condizioni normali non assumerebbero.
Il libro è un'occasione per rileggere in maniera più compiuta il nostro risorgimento e comprendere meglio i personaggi, che la storiografia ha reso delle icone intoccabili.
Il periodo preso in esame va dalla seconda metà dell'ottocento italiano al fascismo ma credo che le considerazione che lo storico fa, siano tremendamente attuali.
Ricordo ancora le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, l'Afganistan come la patria degli attentatori dell'11 settembre, il terrorismo dell'Isis?
Il potere è sempre il potere. Non ha colore, nè ideologia se non il denaro.
Per il denaro sono disposti a passare su montagne di cadaveri innocenti: ed è quello che stanno facendo.
Manipolare la storia serve a creare e condizionare il consenso delle masse.
Ci spiegheranno che lo fanno per noi, ci diranno che difendono le nostre libertà e la nostra democrazia.
Tra tante manipolazioni e falsità, una cosa credo di averla chiara: NON DITE CHE LO FATE PER ME.

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