venerdì 30 marzo 2012

Manuale si sopravvivenza per precari, atipici e professionisti

Ritengo utile pubblicare un manuale "di sopravvinvenza" per atipici, precari e professionisti.
Il manuale frutto della collaborazione dell'Associoazione 20 maggio, Associazione Lavoro e Welfare e Giovani Democratici, risulta essere un utile strumento di riferimento per orientarsi nel coacervo di norme che insistono sul lavoro precario.
Penso importante che tale Manuale venga diffuso ed essendo copy free non si rischia di incorrere in sanzioni amministrative o peggio penali. Buona lettura.

giovedì 29 marzo 2012

La verità e i falsi invalidi.

Ciclicamente, come l'alternarsi delle stagioni, è un diluvio di dichiarazioni sui "falsi invalidi". Ciechi che riacquistano la vista, paralizzati che ritornano a camminare, muti che inziano a parlare.
Si fanno portavoci di queste notizie i maggiori quotidiani italiani e le migliori penne.
Tutti a gridare allo scandalo, allo sperpero di denaro pubblico, a invocare severissimi controlli e, in ultimo, a sottolineare che il nostro welfare è troppo generoso.
A dichiarare la lotta più dura è sempre Lui, Antonio Mastropasqua, il Presidente dell'Inps. Comunicati stampa, dati, circostanze e soprattutto risultati inondano le redazioni dei giornali. 
Tutti a prendere per buono ciò che scrive il grande Presidente.
Ma è la verità?
Pubblico un bellissimo articolo di Vita, il settimanale del non profit, che smonta pezzo per pezzo quanto asserito dall'Inps e da suo Presidente.
Sarà un caso, ma nessun giornale ha ripreso l'articolo.
Io penso che sia il caso di farlo girare.

Il giudizio della Cgil sulla riforma del mercato del lavoro proposta dal Governo Monti

Pubblico dal sito www.cgil.it il documento con una prima valutazione che il maggior sindacato italiano ha fatto sul documento del Governo sulla riforma del mercato del lavoro.
La cosa più strana è che non si è ancora in possesso di un atto che abbia carattere normativo ma di una traccia delle intenzioni dell'esecutivo.
Si tratterà, per una valutazione complessiva, di attendere che il testo del documento sia trasformato in proposta legislativa e verificare se e come saranno trascritti i principi dal documento esaminato.
E' bene sottolineare che la Cgil ha già proclamato un pacchetto di 16 ore di sciopero per contestare la manomissione dell'art.18, che con un eufemismo definiscono "flessibilità in uscita"" 

domenica 25 marzo 2012

La Corte di Cassazione su contratti a progetto e lavoro subordinato: una sentenza importante


 
I precari che lavorano nei call center devono essere assunti. E' quanto afferma la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di una società che non voleva riconoscere la natura subordinata del rapporto di lavoro instaurato con una dipendente. Come spiega la Corte "Requisito fondamentale del rapporto di lavoro subordinato - ai fini della sua distinzione dal rapporto di lavoro autonomo - è il vincolo di soggezione del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, il quale discende dall'emanazione di ordini specifici, oltre che dall'esercizio di una assidua attività di vigilanza e controllo dell'esecuzione delle prestazioni lavorative. L'esistenza di tale vincolo va concretamente apprezzata con riguardo alla specificità dell'incarico conferito al lavoratore e al modo della sua attuazione.". In sostanza, "una volta accertato nel concreto atteggiarsi del rapporto il vincolo di soggezione del lavoratore con inserimento nell'organizzazione aziendale, correttamente il giudice di merito ha ritenuto che non poteva assumere rilevanza contraria la non continuita' della prestazione e neppure la mancata osservanza di un preciso orario". La decisione è della sezione lavoro della Corte (sentenza n. 4476 del 21 marzo 2012) che ha rigettato il ricorso della società di call center avverso la decisione con cui i giudici d'Appello avevano ritenuto che, nonostante il nomen juris attribuito dalle parti al rapporto (dapprima contratti di collaborazione coordinata e continuativa e poi contratti a progetto, succedutisi senza soluzione di continuità per oltre sei anni), in base alle risultanze istruttorie sussistevano i requisiti essenziali della subordinazione, con la conseguenza che, essendo comunque nulli i termini apposti ai contratti (perché privi della indicazione del motivo che giustificasse l'assunzione), doveva ritenersi costituito un unico rapporto a tempo indeterminato sin dall'origine. Corretto - secondo la Suprema Corte - il ragionamento logico giuridico seguito dai giudici di merito che avevano altresì evidenziato che la lavoratrice doveva coordinarsi con le esigenze organizzative aziendali e quindi era pienamente inserita nell'organizzazione aziendale, utilizzando strumenti e mezzi di quest'ultima; che esisteva un controllo particolarmente accentuato ed invasivo, non usuale neppure per la maggior parte dei rapporti subordinati esistenti e quindi inconciliabile con il rapporto autonomo. La lavoratrice, inoltre, era sottoposta "non tanto a generiche direttive, ma a istruzioni specifiche, sia nell'ambito di briefing finalizzati a fornire informazioni e specifiche in merito alle prestazioni contrattuali, sia con puntuali ordini di servizio, o a seguito di interventi dell'assistente di sala". I Giudici di legittimità affermano altresì che non è idoneo a surrogare il criterio della subordinazione neanche il "nomen juris" che al rapporto di lavoro sia dato dalle sue stesse parti, il quale pur costituendo un elemento dal quale non si può prescindere, assume rilievo decisivo ove l'autoqualificazione non risulti in contrasto con le concrete modalità del rapporto medesimo. Il giudice di merito, cui compete di dare l'esatta qualificazione giuridica del rapporto, deve attribuire valore prevalente - rispetto al nomen juris adoperato in sede di conclusione del contratto - al comportamento delle parti nell'attuazione del rapporto stesso.
(Fonte: StudioCataldi.it)

sabato 24 marzo 2012

Un altro morto italiano in Afganistan

 BASTA 
I NOSTRI SOLDATI DEVONO TORNARE

Sono già 50 i soldati italiani morti in Afganistan. Un tributo di sangue che non sta producendo alcun effetto benefico nella popolazione, provata da 30 anni di guerra.
A pagare il prezzo più alto è, come sempre, la popolazione civile e la presenza internazionale non ha ristabilito la pace e la convivenza civile.
Tornino i soldati italiani.

Le CIGS approvate nel mese di marzo per le aziende siciliane


Denominazione Azienda :    BALLOON
con sede in :   ROMA
Causale di Intervento :    Crisi aziendale
Unità di :    CATANIA
Settore:    Commercio al dettaglio di confezioni per adulti, escluso l'abbigliamento in pelle
Settore:    Commercio al dettaglio di tessuti, esclusi i tappeti
Decreto del  02/03/2012 n.  64565
Approvazione del programma di C.I.G.S. dal   23/11/2011   al   22/11/2012
Con autorizzazione al pagamento diretto

Denominazione Azienda :    FALLIMENTO AGNELLO COSTRUZIONI IN LIQUIDAZIONE
con sede in :   MESSINA
Causale di Intervento :    Fallimento
Unità di :    SAN MARCO D'ALUNZIO
Settore:    FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI
NON METALLIFERI
Decreto del  02/03/2012 n.  64578
Concessione del trattamento di C.I.G.S. dal   03/11/2011   al   02/11/2012
Con autorizzazione al pagamento diretto

venerdì 23 marzo 2012

Il disegno di legge di modifica del mercato del lavoro

Finalmente, dopo giorni e giorni di discussioni, il Consiglio dei Ministri ha esitato il disegno di legge contenente le norme che modificano alcuni aspetti del mercato del lavoro e la norma che incide pesantemente sulla tutela reale del dipendente licenziato ingiustamente, previsto dall'art.18 della Legge 20 maggio 1970 n.300. (Il reintegro sul posto di lavoro)
Va sottolineato che tutti i giornali, in questi giorni, si sono esercitati su vademecum e guide alle nuove norme, senza avere alcun documento e senza conoscerne il testo, mah!
Così come è da stigmatizzare il comportamento di alcuni sindacati che solo dopo qualche ora dall'avere dato il loro via libera alla riforma, hanno fatto retromarcia, richiedendo modifiche e la reintroduzione dell'art.18.
La discussione ora si sposta nelle aule parlamentari. Non abbassiamo la guardia e continuiamo a lottare.


In un prossimo blog spiegheremo le modifice proposte.

lunedì 19 marzo 2012

I documenti del Governo sulla riforma del mercato del lavoro

Domani il Governo incontrerà le parti sociali per una nuova puntata della telenovelas "La riforma del mercato del lavoro".
In questi ultimi giorni si sono succedute diverse prese di posizioni di tanti esponenti governativi, imprenditoriali e sindacali.
Il Governo ha consegnato (ai giornali) due documenti nei quali si presentano le proposte sul tappeto.
La lettura dei documenti la dice lunga sulla filosofia che sta alla base della trattativa, si tratta, con l'alibi della difesa dei giovani, del tentativo di ridurre le tutele e i diritti dei lavoratori......... altro che estenderli a tutto il mondo del lavoro!
Pubblico i due documenti, affinchè ognuno possa farsi una opinione, non condizionata dai giornali e da commentatori, un  pò troppo interessati.
Non conosciamo ancora la proposta unitaria dei sindacati ma essa rappresenterà, comunque, una sintesi e il tentativo di spostare la discussione su un versante diverso, quello della crescita e delle tutele, assenti da quella presentata dal Governo.

domenica 18 marzo 2012

Le parole della crisi, spiegate a quelli come me


La crisi: istruzioni per l'uso. Da "credit crunch" a default, dai bond ai Btp, dalle capitalizzazioni ai "credit default swaps", un glossario, chiaro e articolato, per capire i termini dell'economia e il suo funzionamento, dal sito www.sbilanciamoci.info

AAA nelle valutazioni delle agenzie di rating (v.) – quelle che contano sono soltanto tre al mondo, Standard & Poor’s, Moody’s, Fitch; esse hanno un monopolio virtuale del mercato –, la tripla A significa il massimo di affidabilità possibile per un titolo; la gran parte di quelli costruiti sui mutui sub-prime (v.), che si sono sostanzialmente rivelati poi come titoli “spazzatura”, avevano ricevuto dalle società di rating proprio una valutazione di tripla a, così come l’avevano ricevuta a suo tempo imprese come la Enron e la Worldcom, che erano all’improvviso fallite nei primi anni del nuovo millennio. Le agenzie stanno avendo un ruolo di tutto rilievo anche nella crisi dell’euro. Da sottolineare comunque che da qualche tempo è stata anche varata una organizzazione di rating cinese

ABCP (Asset backed commercial paper) si tratta di emissioni di carta commerciale (v.), garantite da altre attività finanziarie. Questo tipo di titoli è stato impiegato in particolare dai cosiddetti Siv (v.), che finanziavano con questi strumenti, tipicamente a breve termine, gli acquisti di titoli a lungo termine, sino al redde rationem che non è poi mancato all’appuntamento

ABS (Asset Backed Securities) titoli (ad esempio, obbligazioni) collegati a delle attività specifiche, quali dei crediti immobiliari ipotecari, o dei crediti commerciali verso delle imprese. La restituzione del capitale e degli interessi sui titoli è in sostanza garantita dal rendimento di tali attività sottostanti. Uno dei meccanismi che ha scatenato la crisi finanziaria è proprio collegato all’emissione sul mercato di titoli garantiti da mutui sub-prime (v.)

Analista persona specializzata nel valutare una qualche attività o passività finanziaria, dalle azioni, alle obbligazioni, alle stesse imprese nel loro complesso e che lavora spesso in una banca o in una società finanziaria specializzata

domenica 11 marzo 2012

I permessi dell'art.33 della L.104/92


Da quando sono stati introdotti nella nostra legislazione, con l'art.33 della legge quadro sull'handicap, i permessi per l'assistenza ai conviventi, in condizione di gravità, hanno dato origine a controversie amministrative e giudiziarie, determinando tanta confuusione sugli aventi diritti e sulle modalità di fruizione e una eccessiva discrezionalità delle commissione adite.
Il ministero del lavoro è intervenuto con due interpelli, qualificandone meglio l'applicazione.
L'articolo che pubblico risponde ad una esigenza di chiarezza e  al contempo di puntualizzare meglio la portata.
Va considerato che è interesse di tutti individuarne i contorni, eviteremmo di prestare il fianco a persone come l'ex ministro Brunetta che, con la scusa degli abusi, voleva sopprimere l'articolo in questione.

venerdì 9 marzo 2012

Il Libro Bianco dell'Unione Europea sulle pensioni

Con parecchio ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista l'Unione Europea ha dato il via libera dopo la consultazione svolta al "Libro Bianco" sulle pensioni.
Si tratta di indicazioni alle quali i paesi membri nei prossimi anni dovranno adeguare la propria legislazione.
Ecco le principali indicazioni contenute nel Libro bianco:
aumentare la partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei lavoratori più anziani (questo obiettivo è anche uno dei fulcri dell’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni 2012);
- Allineare l’età pensionabile all’aumento della speranza di vita;
- Limitare l’accesso ai regimi di prepensionamento e altri percorsi di uscita anticipata;
- Equiparare l’età pensionabile delle donne a quella degli uomini;
- Sostenere lo sviluppo del risparmio a fini di pensioni complementari;
- Varare leggi a tutela dei diritti pensionistici dei lavoratori mobili per rendere le pensioni integrative compatibili con la mobilità, e promuovendo l’istituzione di servizi di ricostruzione delle pensioni in tutta l’UE.
La Confederazione europea dei Sindacati (CES) si è detta fortemente rammaricata per le proposte presentate dalla Commissione. Il Libro bianco non dice nulla, infatti, su come rafforzare i sistemi pensionistici pubblici che, più propensi a garantire redditi ai pensionati essendo basati sulla solidarietà tra le generazioni. Per la CES, questo rafforzamento deve avvenire dando priorità agli investimenti per la crescita e allo sviluppo di un’occupazione di qualità.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la posizione della Federazione europea dei sindacati dei pensionati e delle persone anziane: il primo pilastro deve essere affidato alla previdenza pubblica a garanzia degli pensionati in un momento storico, come quello attuale, in cui si assiste ad una costante condizione di emergenza finanziaria, rendendo sempre più incerta la condizione delle categorie deboli, fra cui gli anziani, assoggettati a drammatiche economie di carattere previdenziale. Un altro aspetto sollevato dalla Ferpa riguarda l'interpretazione dell'invecchiamento attivo, a cui peraltro è dedicato l'Anno europeo 2012, come elemento di arricchimento e di vitalità sociale degli anziani nel generale contesto della vita degli stati membri dell'Unione, ed in cui l'allungamento della carriera lavorativa deve essere considerata una libera scelta e non un obbligo.

Il Libro bianco 

martedì 6 marzo 2012

I nuovi importi delle prestazioni previdenziali e assistenziali


Con la circolare Nr. 10 del 2 febbraio 2012 l'INPS, come ogni anno, ha pubblicato i nuovi importi delle prestazioni previdenziali e assistenziali, adeguandoli all'aumento del costo della vita.
Analogamente sono stati aggiornati i limiti di reddito per il loro conseguimento.
La percentuale di riferimento è il 2,6% per le pensioni e il 2,1% per le prestazioni degli invalidi civili.
Quest'anno bisogna fare anche i conti con la nuova normativa che limita la perequazione (aumento) delle pensioni solo a quelle al di sotto di 1.400 € lorde.


domenica 4 marzo 2012

Il welfare da salvare

All'indomani dell'ulteriore regalo della Bce alle banche europee (1.000 miliardi di €) mi sembra il caso di riflettere sul welfare, sul suo futuro, su quello che resta del modello europeo di welfare.
Un bel articolo di Barbara Spinelli, pubblicato su Repubblica del 29 febbraio 2012, fa il punto della situazione.
Vale la pena, secondo me, leggerlo.


Parlando dell'austerità che si impone a Atene, e delle riforme strutturali necessarie al ritorno della crescita, il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi è ricorso a un'immagine forte. In un'intervista al Wall Street Journal, il 23 febbraio, ha detto che quel che si profila in Grecia è un Nuovo Mondo. L'immagine è forte, e singolare, perché di Nuovi Mondi nessuno osa più molto parlare: tanti ne sono stati promessi, e le cose non sono andate bene.
Generalmente quando si annunciano Nuovi Mondi se ne seppelliscono di vecchi, o perché falliti o perché malgovernati. Goethe, ad esempio, era convinto che la Rivoluzione francese non avrebbe spazzato via i monarchi come "vecchie scope", se questi fossero stati veri monarchi. Lo stesso si può dire oggi dell'Europa, che versa in condizioni ancora peggiori di quei re: la corona non l'ha persa; non l'ha mai pienamente avuta. Non esiste un impero europeo che governi il caos. Non esistono partiti europeisti che si battano contro l'impotente potenza dei nazionalismi, letale per l'Unione. Proviamo dunque a vederlo e pensarlo, il Nuovo Mondo proposto non solo a Atene ma a tutti noi.
È un mondo che abolirà il vecchio regime, e ci libererà dei sepolcri imbiancati dentro cui giacciono divinità ancora onorate, ma ormai finite: "All'esterno paiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume", di ipocrisia e iniquità. Tra questi sepolcri viene additato il Welfare: cioè quel sistema di protezione universale dai rischi della malattia, del lavoro, della vecchiaia, conosciuto in Europa dopo il '45. "Lo Stato sociale è morto", annuncia il governatore della Bce, perché perde senso se non copre tutti i cittadini e se il lavoro resta duale: da una parte i giovani costretti alla flessibilità, dall'altra i protetti con salari basati sull'anzianità e non sulla produttività.

Una recententissima sentenza della Corte di Cassazione sul "tempo tuta"

Un'altra importante sentenza della Corte di Cassazione sul "tempo tuta", se cioè il tempo di indossare la tuta di lavoro va considerato all'interno dell'orario di lavoro e, conseguentemente, retribuito o no.
La sentenza affronta anche l'annosa questione relativa al tragitto che intercorre dall'ingresso dello stabilimento al luogo ove fisicamente si svolge l'attività lavorativa.
Le sentenze della suprema Corte sono ormai numerose e, spesso, contrastanti tra loro.
Questa riconosce le ragioni dei lavoratori che si erano rivolti alla Magistrature per il riconoscimento del tempo tuta quale orario di lavoro.
Fino a quando non ci sarà un pronunciamento inequivoco resterà sempre il dubbio se "il cartellino si timbra con le mani sporche o con le mani pulite?"

In ricordo di Lucio Dalla


Forse con le sue canzoni non abbiamo mai ballato ma certamente abbiamo riflettuto. 
Questo è, forse, a mio avviso, la grandezza della musica di Lucio Dalla. Ci mancherà.
Lieve gli sia la terra.
Una delle più belle canzoni d'amore che siano state scritte mai.

sabato 3 marzo 2012

Il lavoro accessorio: guida al suo utilizzo.



Il lavoro accessorio o a voucher è una particolarte forma di lavoro, introdotta nella nostra legislazione con il D.lgs.276/03 e non ha avuto, nonostante i reiterati tentativi da parte del Governo, grande fortuna. Esso non determina l'istaurarsi della dipendenza.
Ma cosa è esattamente il lavoro accessorio? come funziona? per quali tipologie di attività? quali lavoratori possono accedervi?
Sono queste le domande alle quali la guida che pubblico tenta di rispondere.
Il lavoro accessorio rappresenta, inoltre, almeno nelle intenzioni del legislatore, uno strumento di contrasto al lavoro nero.
Fino a questo momento è stato poco utilizzato e quando è accaduto si sono determinate notevoli storture a partire dalle attività stagionali agricole.
Il futuro del lavoro accessorio è tutto da scrivere.
Vedremo cosa accadrà anche nella discussione avviata tra Governo e parti sociali per la riforma del mercato del lavoro.

La narrazione e i fatti. Il governo Meloni fa scuola

NARRAZIONE: “si introduce un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di la...