lunedì 25 settembre 2023

Mattia Messina Denaro: come muore un padrino. In carcere e curato dallo Stato

La notizia della morte di Mattia Messina Denaro non ha colto di sorpresa nessuno. Nei giorni scorsi erano filtrate una serie di informazioni sulle condizioni di salute di colui che è stato indicato (e condannato a più ergastoli) quale capo di cosa nostra. Non voglio addentrarmi nei ragionamenti se il suo arresto è stato dovuto solo dalla grave malattia che lo aveva colpito o meno, quello che a me interessa sottolineare che è morto non da uomo libero anche se latitante ma da persona privata della libertà mentre era in cura in una struttura sanitaria dello Stato. 
Che è stato permesso a dei suoi familiari di assisterlo nelle sue ultime ore di vita e che il corpo sarà consegnato, immagino dopo i dovuti accertamenti, alla famiglia.
Guarda caso tutte cose che lui non ha mai consentito che accadessero ai tanti morti che ha sulla sua coscienza.
Lungo sarebbe l'elenco dei morti ammazzati con le sue mani o uccisi su suo comando.
Non provo pietà per lui nè per i tanti sodali che, condividendone le scelte criminali, hanno pagato con la vita un qualche "sgarro" commesso.
Mattia Messina Denaro è morto avendo riconosciuti i diritti che vanno riconosciuti ad ogni persona.
E questa è forse la più bella vittoria dello Stato sulla mafia. 
Non vendetta ma solo giustizia. 

Che possa non riposare in pace


domenica 24 settembre 2023

Quando un "garante" non si nega a nessuno

Nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 22 settembre 2023 è data notizia della nomina da parte del  Presidente della Giunta Regionale, on.le Renato Schifani, del Garante dei diritti degli animali della nostra Regione.
Figura introdotta con l'approvazione della legge 3 agosto 2022 n.15.
E siamo a cinque figure di garanzia.
  1. Garante della persona con disabilità
  2. Garante dell'infanzia e  dell'adolescenza
  3. Garante dei diritti degli animali
  4. Garante garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti in Sicilia e per il loro reinserimento sociale 
  5. Garante regionale per i diritti e doveri culturali (?)
Mettendo da parte le tante perplessità sul senso e sul ruolo di ciascuna di queste figure, viene da interrogarsi sulle attività che sono state svolte, i risultati ottenuti, i rapporti intrattenuti con gli enti regionali.
Un punto appare dirimente ed è il modo con il quale si perviene all'individuazione del garante e soprattuto del soggetto preposto alla nomina.
Mentre per le figure di garanzia previste dalla legislazione nazionale sono i presidente di Camera e Senato a provvedere alla loro nomina, in Sicilia sono gli Assessori competenti che, sulla base di una loro discrezionale valutazione, individuano il Garante.
Garante che poi dovrebbe verificare il rispetto da parte del soggetto che li ha nominati delle normative.
Sarà paradossale ma il garante dei diritti e doveri culturali è nominato su proposta dell'assessore all'identità culturale o il garante della persona con disabilità è nominato dall'assessore che ha la responsabilità delle politiche della disabilità.
Un corto circuito che mi induce a chiedere se l'istituzionalizzazione delle figure di garanzia, così come istituite in Sicilia assolvano all'utilità sociale cui sono preposte?
O non sarebbe meglio azzerare tutto e affrontare una discussione seria sugli strumenti che i cittadini siciliani dispongono per vedere riconosciuti i loro diritti e soprattutto esercitarli pienamente.
Una questione democratica non di poco.

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