lunedì 25 settembre 2023

Mattia Messina Denaro: come muore un padrino. In carcere e curato dallo Stato

La notizia della morte di Mattia Messina Denaro non ha colto di sorpresa nessuno. Nei giorni scorsi erano filtrate una serie di informazioni sulle condizioni di salute di colui che è stato indicato (e condannato a più ergastoli) quale capo di cosa nostra. Non voglio addentrarmi nei ragionamenti se il suo arresto è stato dovuto solo dalla grave malattia che lo aveva colpito o meno, quello che a me interessa sottolineare che è morto non da uomo libero anche se latitante ma da persona privata della libertà mentre era in cura in una struttura sanitaria dello Stato. 
Che è stato permesso a dei suoi familiari di assisterlo nelle sue ultime ore di vita e che il corpo sarà consegnato, immagino dopo i dovuti accertamenti, alla famiglia.
Guarda caso tutte cose che lui non ha mai consentito che accadessero ai tanti morti che ha sulla sua coscienza.
Lungo sarebbe l'elenco dei morti ammazzati con le sue mani o uccisi su suo comando.
Non provo pietà per lui nè per i tanti sodali che, condividendone le scelte criminali, hanno pagato con la vita un qualche "sgarro" commesso.
Mattia Messina Denaro è morto avendo riconosciuti i diritti che vanno riconosciuti ad ogni persona.
E questa è forse la più bella vittoria dello Stato sulla mafia. 
Non vendetta ma solo giustizia. 

Che possa non riposare in pace


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