lunedì 16 aprile 2012

I grandi a lavorare i bambini a giocare e studiare

Oggi, 16 aprile, ricorre la Giornata Mondiale contro la Schiavitù infantile, che coinvolge nel mondo circa 400 milioni di bambini. Oggi, secondo i dati diffusi dalle organizzazioni umanitarie, i bambini rappresentano più del 10% del potenziale di manodopera, stimato in oltre tre miliardi di persone. I piccoli schiavi apportano circa 13.000 milioni di euro annuali al Pil mondiale. Le organizzazioni denunciano, in particolare, "potenti imprese multinazionali note in tutto il mondo, con produzioni che vanno dalle automobili e l'abbigliamento fino alle bevande e alle scarpe da ginnastica" ritenute colpevoli di "sfruttare bambini e bambine nei Paesi poveri con sottocontratti per diminuire il prezzo di una merce che si vende in altri luoghi e di cui quei bambini non potranno mai usufruire". In concreto, si propone l'abolizione totale della schiavitù infantile e la lotta "contro la disoccupazione e la precarietà lavorativa imposta agli adulti, contro i salari da fame, i contratti temporanei e per l'accesso ai servizi sociali fondamentali". La scelta del 16 aprile come Giornata mondiale contro la Schiavitù infantile non è casuale, perché è la data in cui morì, nel 1995, Iqbal Masih, il bambino di 12 anni ucciso dalle mafie tessili del Pakistan perché ne aveva denunciato gli sfruttamenti.

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