martedì 3 aprile 2012

Due e-book a cura di Rossana Rossanda sulla crisi

Dal sito www.sbilanciamoci.info

L’Europa ha perso la strada, e rischia di perdere se stessa. È stata colpita dalla crisi finanziaria nata nel 2008 negli Stati Uniti e ha permesso che si trasformasse in una grave crisi del debito pubblico, che ha travolto Grecia, Portogallo, Spagna e Italia, mettendo in pericolo la solidità dell’Unione e l’euro. Nel 2012 l’insieme dell’Europa è in recessione e le politiche di austerità stanno aggravando i problemi anziché risolverli. A Bruxelles, a Berlino e a Roma le politiche liberiste lasciano fare alla finanza, tagliano la spesa pubblica, peggiorano le condizioni di vita, non progettano uno sviluppo diverso, avvicinano una nuova grande depressione. Non è una strada obbligata. Trovare una via d’uscita dalla crisi è possibile, cambiare direzione alla politica europea e italiana è necessario.
Sono questi i temi affrontati nel dibattito su “La rotta d’Europa” aperto nell’estate 2011 da Rossana Rossanda e animato da 50 interventi, apparsi su sbilanciamoci.info, sul manifesto e, nella versione inglese, su opendemocracy.net, che sono ora raccolti in questi due “sbilibri”.
Il primo volume de “La rotta d’Europa” si apre con le domande poste da Rossana Rossanda, le prime risposte sui “perché della crisi” di Mario Pianta, le interviste a Luciano Gallino e Giorgio Lunghini, le analisi sull’economia europea. La sezione sulla finanza affronta le radici della crisi e le possibilità di limitare la speculazione. Due testi propongono poi di “ritornare alle nazioni” come reazione alla crisi, mentre le sezione finale è dedicata a disuguaglianze e lavoro.
Il secondo volume, aperto da Guglielmo Ragozzino, parte da qualche “lezione di storia” sul passato dell’Europa, esamina le istituzioni europee e le politiche che le caratterizzano, pone i problemi dell’ambiente e dei beni comuni, analizza i movimenti sociali e passa in rassegna le risposte dei politici, con un’intervista di Rossana Rossanda a Giuliano Amato e interventi – tra gli altri – di Stefano Fassina, Monica Frassoni e Fausto Bertinotti. L’ultima parte del volume tira le fila della discussione e di “che cosa si può fare”, con una ricostruzione della traiettoria della crisi di Domenico Mario Nuti, una sintesi del dibattito di Claudio Gnesutta, la proposta di alternative di Mario Pianta e le conclusioni di Rossana Rossanda.
Di questi temi si è parlato al Forum “La via d’uscita. L’Europa e l’Italia, crisi economica e democrazia” che Rete@sinistra, Sbilanciamoci, Il manifesto e Lavoro e libertà hanno organizzato il 9 dicembre 2011 a Firenze. Un incontro a cui hanno partecipato 800 persone (i video dei lavori si possono scaricare dal sito sbilanciamoci.info). Da Firenze è nato l’appello europeo “Un’altra strada per l’Europa” che trovate in chiusura di questi materiali e che promuove nel maggio 2012 un incontro al Parlamento europeo di confronto tra le reti europee, gruppi di esperti, sinadacalisti e le forze politiche del Parlamento europeo sulle proposte di nuove politiche per uscire dalla crisi.
La chiave di lettura proposta dal dibattito è che – come dichiara l’appello “Un’altra strada per l’Europa” – “l’Europa è in crisi perché è stata sequestrata dal neoliberismo e dalla finanza. Negli ultimi vent’anni il significato dell’Europa – con un persistente deficit democratico – si è sempre più ridotto a una visione ristretta del mercato unico e della moneta unica, portando a liberalizzazioni e bolle speculative, perdita di diritti ed esplodere delle disuguaglianze”. Le risposte della politica sono state i salvataggi delle banche, le misure di austerità, le riduzioni dei salari e dei diritti dei lavoratori, con un approccio liberista sempre più ideologico. Queste politiche non risolvono la crisi, portano l’Europa verso una grande depressione, riducono gli spazi di democrazia. È il momento di cambiare rotta, per l’Europa e per l’Italia.
(dalla presentazione dei due e-book)

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