lunedì 13 aprile 2015

Quando a dividersi è la Sicilia

La Sicilia spaccata in due. Questo il commento più diffuso alla notizia della frana, quasi maggiorenne, che ha interrotto l'autostrada Palermo/Catania.
Adesso, come uno spettacolo andato tante volte in scena,  si andrà alla ricerca del/dei responsabile/i di anni di incuria, di distrazioni, di disinteresse per la rete stradale siciliana.
Stavolta, però, l'assenza delle risorse, per favore, non sia usata come alibi giustificativa per i mancati interventi. 
Non sono un tecnico ma mi piacerebbe sapere e sarebbe trasparente far conoscere come sono state spese le ingenti risorse provenienti dai fondi europei.
Ormai, è troppo comodo rifugiarsi nella scusa che non ci sono soldi. In questo modo si tagliano le risorse per le politiche sociali, per l'istruzione, per quelle strutture che servono.
L'Assessore Regionale Pizzo (spero non sia una dichiarazione d'intenti) ha dichiarato molto opportunamente che su questa strada viaggia il PIL della Sicilia e con esso la speranza che le cose possano cambiare.
Ora, per favore, non si parli di emergenza, di commissari o di altri strumenti per accorciare i tempi. L'opera va ripristinata con gli strumenti ordinari di cui dispongono le pubbliche amministrazioni. Crocetta, per una volta, se ne è capace, pur non essendo responsabile di quanto accaduto, si faccia carico del dramma (di questo si tratta) che vive la Sicilia. Faccia tutto ciò che è nelle sue possibilità affinché sia ripristinata la viabilità.
Questa si, sarebbe una vera rivoluzione.

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