lunedì 4 giugno 2012

Il testo del disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro approvato dal Senato

Con quattro distinti voti di fiducia, il Senato ha approvato la riforma del mercato del lavoro voluta dal Governo Monti.
IL testo della legge adesso passerà alla Camera che potrà (vista l'esperienza) solo approvarla. Sarà legge dello stato.
Ormai quello che consideravamo bicameralismo perfetto si è nella prassi trasformato in mocameralismo. 
Discute solo una delle camere l'altra si limita solo a ratificare quanto fatto.
Siamo in presenza di una profonda modifica della Costituzione.
Fino adesso i commenti si sono limitati alla vicenda riguardante l'articolo 18 e alle modifiche apportate. 
In malafede si sono confusi i diritti con i privilegi, contrabbandando la possibilità di facilitare i licenziamenti come lo strumento che consentirà nuove assunzioni.
Aspettiamo con ansia di vedere i risultati.
Qualcuno non ha nascosto la propria gratitudine al ministro Fornero e alla sua caparbietà. Si vergogni. 
Modificare l'articolo 18 rappresenta un vulnus alla dignità delle persone che difficilmente potrà essere superato. 
Non si tratta di difendere un feticcio ma di rispetto della persona, ai suoi sentimenti, ai suoi valori.
Si può essere chiamati a fare dei sacrifici per il bene comune ma camuffare come bene comune la possibilità di licenziare è un imbroglio e chi lo sosteniene un imbroglione.





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