sabato 16 giugno 2012

"Beni comuni" di Ugo Mattei

Non voglio apparire un intellettuale ma ritengo di consigliare la lettura di questo libro, cha alla luce delle ultime decisioni del governo Monti assume una straordinaria attualità.
Cosa sono i "beni comuni" perchè li dobbiamo difendere e non consentire che essi siano messi sul mercato.
Non è un problema economico ma una questione di libertà.
Difendere i beni comuni significa difendere la democrazia nel nostro Paese.

Dall'introduzione......

"Quando lo Stato privatizza una ferrovia, una linea aerea o la sanità, o cerca di privatizzare il servizio idrico integrato (cioè l'acqua potabile) o l'università, esso espropria la comunità (ogni suo singolo membro prò quota) dei suoi beni comuni (proprietà comune), in modo esattamente analogo e speculare rispetto a ciò che succede quando si espropria una proprietà privata per costruire una strada o un'altra opera pubblica". In questo agile volume Ugo Mattei ragiona attorno a un tema di grande attualità internazionale perché pensare ai beni comuni significa "innanzitutto utilizzare una chiave autenticamente globale che pone al centro il problema dell'accesso e dell'uguaglianza reale delle possibilità su questo pianeta". Dalla lotta per l'università e la scuola pubblica a quella per l'informazione critica; dalle battaglie contro il precariato e per un lavoro di qualità a quelle contro lo scempio e il consumo del territorio; dalla lotta contro la privatizzazione della rete internet a quella contro le grandi opere (TAV, Dal Molin, Ponte sullo stretto), i beni comuni ci riguardano da vicino. Ugo Mattei li considera come riconquista di spazi pubblici autenticamente democratici, base per un pensiero politico e istituzionale nuovo e radicalmente alternativo fondato sulla qualità dei rapporti e non sulla quantità dell'accumulo. I beni comuni collocano la riflessione sul lungo periodo e sfidano finalmente, anche a nome delle generazioni future e di tutti gli altri esseri viventi... 

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