venerdì 5 agosto 2022

Worst Practices. Cosa non fare se vuoi fare buona amministrazione. L'esempio dei Caregiver siciliani

Trovo ingiusto che tutti parlino di "Best Practice", di esempi brillanti da seguire ed imitare  ma nessuno indichi al contrario le "Worst Practices"
Parliamo delle pratiche peggiori, indicandole quali esempi da non seguire, da non ripetere. Eppure, sarebbe non solo più semplice ma essendo in un numero notevolmente elevato non è nemmeno difficile rinvenirle.
Mi permetto, quindi, indicare un sito, dove se ne trovano a iosa, dal quale si impara molto in fretta cosa non bisogna assolutamente fare se si vuole raggiungere l'obbiettivo di una sana, propositiva buona amministrazione.
Il sito nel quale vengono pubblicate le delibere della Giunta di Governo della Regione Siciliana.
E' possibile, quindi, leggere la Delibera 360 del 25 luglio 2022, avente per oggetto: "Programmazione del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare anni 2018, 2019, 2020, 2021".
Cosa è accaduto?
Sulla base dell'art.1 comma 254 della L.215/2017 e in attesa della legge sui Caregiver è stato istituito un fondo nazionale per il sostegno di questa, ormai fondamentale e indispensabile, figura nel lavoro di cura dei soggetti più fragili.
La legge individua i Caregiver Familiari (da non confondere con le/i badanti) come la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata o sia titolare di indennità di accompagnamento.
Alla Sicilia sono stati destinati complessivamente 7.480.636,57 €.
Non sono una cifra enorme ma potevano essere utili a dare un segnale per un welfare più inclusivo, attento ai bisogni delle persone che dedicano, sacrificandosi, gran parte del loro tempo alla cura dei loro cari.
Pensare ad esempio al sostegno psicologico, ad attività formative utili ad un reiserimento nel mercato del lavoro o all'acquisto di strumenti informatici finalizzati a una migliore assistenza e si potrebbe continuare.
Invece?
La Giunta di Governo decide di destinare tali somme ai distretti socio-sanitaria per un indefinito "Bonus Caregiver" di carattere economico.
A chi? di quanto? per quanto tempo? nulla è scritto, nulla è specificato.
L'unica indicazione che si rinviene è che della somma trasferitaai distretti il 65% deve essere destinato ai caregiver di disabili gravi e il restante 35% ai caregiver dei disabili gravissimi
Se assumiamo che ogni distretto siciliano (sono 55) riceverà la stessa somma (non sarà cosi ma la ripartizione avverrà sulla base della popolazione distrettuale o del numero dei disabili gravissimi e gravi che insistono nel DSS) ci troveremo con questa ripartizione:
  • € 88.407,50 per i caregiver di disabili gravi
  • € 47.604,21 per caregiver di disabili gravissimi
Va da sè che i DSS dovranno preparare un bando, fissare dei criteri, offrire pari opportunità, valutare le istanze, formulare una graduatoria e infine riconoscere il beneficio economico.
Sulla base di quanto avviene per i vaucher riconosciuti ai disabili gravissimi e poi per il numero dei disabili gravi è possibile stimare una platea di almeno 20.000 persone.
Una semplice divisione ci porta a ritenere che il sollievo economico sarà pari a 380 € a ciuscuno.
Pensiamo veramente che serva a qualcosa?

Nb. Avendo partecipato alla riunione di cui si parla nella Delibera non ricordo che si sia dato un consenso unanime alla proposta. Si decise, se ricordo bene, di istituire un gruppo di lavoro per la formulazione di una proposta organica.

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