martedì 23 agosto 2022

Elezioni regionali in Sicilia e il PD. La politica è cosa seria per lasciarla fare a degli incapaci.

C'è da restare basiti. 
La vicenda elettorale del centrosinistra in Sicilia è da scrivere sui libri di storia, indicando quale titolo del capitolo, "Come sbagliarle tutte e suicidare un gruppo dirigente"
Ora, cosa accadrà agli scappati di casa dei 5Stelle non è affare mio, analogamente per la lista 100 Passi, ciò che ho a cuore è il futuro del partito al quale aderisco, il PD.
Forse, è facile, con il senno del poi, giudicare quanto è accaduto, sappiamo come è finita, ma mi interrogo sul senso di richiedere la disponibilità alla candidatura ad una persona che ha un nome illustre (a cui tutti dobbiamo moltissimo) ma che non credo sia mai entrata in una sezione di partito.
Che non sa cosa significa trovare i soldi per pagare gli affitti, le utenze, fare, insomma, attività politica.
Che senso ha avuto candidare una persona che da quando ha iniziato questo cammino, l'unica proposta politica che è riuscita ad avanzare è stata quella di guardare agli autonomisti di Raffaele Lombardo.
Che si scopre moralista e giustizialista e che all'indomani della rottura con i 5Stelle fa sapere che sta riflettendo se candidarsi o meno.
Riflettendo? Su cosa?
Provo a darle qualche elemento su cui riflettere.
  • dove ha preso i voti per vincere le primarie?
  • chi risarcerà quegli amici e compagni che sono stati, grazie a Lei, additati quali impreensentabili?
Non so come finirà questo indecente spettacolo ma ho una certezza: non avrà il mio voto.
dove ha preso i voti che le hanno consentito di essere eletta per due volte al Parlamento Europeo?


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