martedì 8 dicembre 2015

Elezioni francesi e sistemi elettorali.

Il risultato elettorale francese di domenica scorsa parla anche a noi italiani.
Non addentrandomi nelle valutazioni politiche sulle motivazioni che hanno indotto l'elettorato francese a spostarsi a destra, sono più interessato, in questa sede, a esprimere il giudizio sul sistema elettorale.
Va rilevato che in Francia vige per tutti i livelli istituzionali un unico sistema elettorale a differenza del nostro paese ove a ogni livello istituzionale si vota con un sistema diverso e, per non farci mancare nulla, per le elezioni comunali si vota in maniera diversa in relazione al numero degli abitanti.
Questo è il frutto della miopia di chi ci governa: si guarda al proprio interesse, pensando che il sistema elettorale faccia parte integrante della contesa politica.
La Francia ci insegna con tutta evidenza, che il sistema elettorale è per sua natura neutro.
Oggi favorisce un partito o una coalizione domani consente a chi oggi perde di vincere.
Renzi aveva pensato che il nuovo Italicum lo potesse favorire ma a vedere i sondaggi non credo che ne possa essere ancora convinto.
Anche questo appartiene ai limiti italiani. Limiti che tarpano le ali a uno sviluppo ordinato e civile della società italiana.
Chissà quanto ancora dobbiamo attendere!

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