sabato 8 dicembre 2012

Politicamente scorretto, l'ultimo libro di Emanuele Macaluso



Emanuele Macaluso, in quest'intervista con Peppino Caldarola, lontana dalla rievocazione memorialistica, svolge un esame critico della storia della sinistra in questi vent'anni che ci separano dalla grande crisi della Prima Repubblica. E se c'è una preoccupazione che veramente lo assilla è la tabula rasa fatta dal '92 in poi nei confronti della tradizione culturale delle grandi forze politiche che hanno costruito la democrazia in Italia. Perché questo, pare a Macaluso, è il motivo principale dell'inadeguatezza attuale delle classi dirigenti. Ripercorrendo questo cammino, l'autore affonda il bisturi proprio sulle pseudocertezze che hanno animato l'attività e l'iniziativa politica degli eredi, loro malgrado, del PCI. 
Questa classe dirigente post-muro di Berlino, trovatasi all'appuntamento con la storia cioè dimostrare di saper governare il paese, per la prima volta dal dopoguerra -, non ha saputo esserne all'altezza. Coetaneo e amico di Napolitano, entrambi appartenenti alla corrente "migliorista" del PCI - sempre sotto accusa di intelligenza col nemico per l'atteggiamento riformista e non velleitariamente rivoluzionario -, Macaluso, oltre a tracciare una ricostruzione puntigliosa e non conformista di questi anni, fornisce un esempio di analisi lucida e dettagliata degli errori del centrosinistra e dei suoi presunti alleati.
Un libro assolutamente da leggere per cercare di interpretare il futuro delle forze politiche italiane e di ribadire la necessità di ricostituire in Italia, un partito autenticamente socialista che si iscriva nella più nobile tradizione del socialismo europeo.

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