giovedì 5 marzo 2015

A proposito di tangenti all'aeroporto di Palermo. Alcune riflessioni.

La vicenda che vede coinvolto il vice presidente della società di gestione dell'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo (nonché presidente della Camera di Commercio) pone alcune riflessioni che mi piace sintetizzare in veste di domande:
  • La  richiesta di tangente è stata, a quanto pare, di 100.000€, il che significa che una scelta discrezionale può valere oltre questa cifra. E' possibile che accada questo? E' possibile affidare, senza alcun controllo, senza che alla cosa venga data pubblicità alcuna, il potere di modificare regole contrattuali che riconosco benefici a singoli di importi così notevoli?
  • E' possibile che i servizi landside (gli aeroporti) possano essere gestiti come cosa propria?
  • Il dott.Helg si è giustificato affermando di essere in grande difficoltà economiche (la cosa mi dispiace, anche se, purtroppo, di questi tempi non è il solo), è possibile che una persona che ricopre incarichi di amministratore di enti e/o società controllate, partecipate o di proprietà pubblica non debba essere tenuto a rendere conto a tutti della sua situazione patrimoniale?
Spesse volte si è parlati dell'anagrafe patrimoniale di quanti ricoprono incarichi pubblici: si è fatto poco, molto poco. Penso che sia venuto il momento per chi aspira o ricopra incarichi di questo genere rendere pubblica la propria situazione economica.
A queste domande possiamo aggiungerne altre, a partire dagli appalti, dalle commissione aggiudicatrici, degli importi erogati, dagli stati di avanzamento, sui criteri di assunzione, sulla retribuzione dei dirigenti e degli amministratori.
Non so se la corruzione può essere combattuta in questo modo ma credo che la trasparenza, la massima pubblicità delle azioni amministrative, serva non solo a creare una cittadinanza consapevole ma a garantire l'opportuno controllo di chi è chiamato (anche a nome mio) a gestire risorse pubbliche.
Le rivoluzioni, mi piace ricordare, non si nutrono solo di tumulti o di decapitazioni (non è più il tempo) ma anche di informazione, di trasparenza , di partecipazione.
Tanto per cominciare.

3 commenti:

  1. Il male comincia dal manico, dai partiti: Sono i partiti che selezionano gli uomini per le cariche pubbliche e li impongono. Inoltre esiste il problema dell'antimafia che il PD ha voluto fosse infeudata dalla Confindustria. Lo Bello ha fatto una splendida carriera all'antimafia giungendo fino alla Presidenza del BdS.
    Sono convinto, caro Pippo, che Helg è stato scoperto perchè ha messo con le spalle al muro la sua vittima chiedendo centomila euro. Se ne avesse chieste diecimila non si sarebbe saputo niente
    n

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  2. Sono d'accordo con Pietro Ancona, la cifra eccessiva avrà messo in condizioni di denunciare l'azienda. Quante pagano il "pizzo" a questi funzionari nelle varie amministrazioni. Pensate ai vari Ispettorati, ai Comuni, alle Provincie. Quante gare sono realmente trasparenti?. Non so se anche nelle piccole realtà, quali possono essere le scuole , forse anche lì, dove i soldi non sono queste cifre, ci si accapiglia e si imbroglia per poche centinaia di euro. Forse la crisi economica ha portato ad un insano egoismo e ad un ladrocinio spietato? forse il Sig. Helg , (poverino) in crisi e grave difficoltà economica, è stato costretto a delinquere per la propria sopravvivenza?....Penso a tutti i pensionati che hanno dato il proprio sangue per una vita intera, penso a me, che ho pagato contributi e pagherò per 35 anni per avere alla fine una pensione da morta di fame.... dovrò rubare per vivere? o forse basterà andar via da questo paese di merda, per altri lidi dove si può vivere agiatamente con 600 euro al mese?

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  3. Posso condividere il pensiero di Pietro ma mi resta un dubbio. E' mai possibile che dobbiamo sempre affermare che il problema è un altro? Da qualche parte si dovrà pure cominciare. La vicenda di Helg potrebbe rappresentare, se si volesse, il buco nella diga.

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