Una Crisi che non lascia scampo.
I dati del 2011 evidenziano come la crisi economico-finanziaria ha determinato l’estensione dei fenomeni di impoverimento ad ampi settori di popolazione, non sempre coincidenti con i “vecchi poveri” del passato. Aumentano soprattutto gli italiani, cresce la multi problematicità delle persone, con storie di vita complesse, di non facile risoluzione, che coinvolgono tutta la famiglia. La fragilità occupazionale è molto evidente e diffusa: rispetto alle tendenze del recente passato, i poveri in Italia sono sempre meno “working” e sempre più “poor”. Aumentano gli anziani e le persone in età matura: la presenza in Caritas di pensionati e casalinghe è ormai una regola, e non più l’eccezione. Si impoveriscono ulteriormente le famiglie immigrate e peggiorano le condizioni di
I dati del 2011 evidenziano come la crisi economico-finanziaria ha determinato l’estensione dei fenomeni di impoverimento ad ampi settori di popolazione, non sempre coincidenti con i “vecchi poveri” del passato. Aumentano soprattutto gli italiani, cresce la multi problematicità delle persone, con storie di vita complesse, di non facile risoluzione, che coinvolgono tutta la famiglia. La fragilità occupazionale è molto evidente e diffusa: rispetto alle tendenze del recente passato, i poveri in Italia sono sempre meno “working” e sempre più “poor”. Aumentano gli anziani e le persone in età matura: la presenza in Caritas di pensionati e casalinghe è ormai una regola, e non più l’eccezione. Si impoveriscono ulteriormente le famiglie immigrate e peggiorano le condizioni di
vita degli emarginati gravi, esclusi da un welfare pubblico sempre più residuale.
Nel primo semestre 2012 questa
situazione - se possibile - si aggrava ulteriormente. Le persone
transitate nei Centri di Ascolto nei primi 6 mesi del 2012 ammontano a
22.523 unità (erano state 31.335 persone in tutto il 2011). Se si
mantenesse stabile tale andamento anche nel corso del secondo semestre
2012, l’aumento sarebbe pari al 33,5% per anno. Rispetto al 2011 si
evidenziano già alcune linee di tendenza: aumentano gli italiani (+
15,2%); stabili i disoccupati (59,5%); aumentano i problemi di povertà
economica (+10,1%); diminuisce del 10,7% la presenza di persone senza
dimora o con gravi problemi abitativi; aumentano gli interventi di
erogazione di beni materiali (+44,5%).
E dopo tutto questo, ancora c'è qualcuno che pensa ai "sacrifici" necessari per uscire dalla crisi.
E dopo tutto questo, ancora c'è qualcuno che pensa ai "sacrifici" necessari per uscire dalla crisi.
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