Nel ricordare che in tutto il mondo occidentale per "SPENDING REVIEW" si intende la revisione della spesa (non taglio), per renderla più efficace, pubblico un contributo comparso sul sito della campagna "Sbilanciamoci" che fornisce qualche consiglio utile al Presidente Monti e ai suoi tecnici, su dove e come intervenire per qualificare la spesa pubblica italiana.
Il Presidente del Consiglio ha invitato gli italiani a segnalare gli sprechi da eliminare. La campagna Sbilanciamoci! ogni anno pubblica una “controfinanziaria” con proposte per evitare gli sprechi e usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente. Ecco qualche consiglio a Monti
Il Presidente del Consiglio ha invitato gli italiani a segnalare gli sprechi da eliminare. La campagna Sbilanciamoci! ogni anno pubblica una “controfinanziaria” con proposte per evitare gli sprechi e usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente. Ecco qualche consiglio a Monti
Legalità e giustizia fiscale:
Tassa patrimoniale
In questa crisi i ricchi non stanno pagando alcun prezzo, e il peso
della crisi ricade interamente sulle fasce più povere della popolazione.
Proponiamo perciò una tassa patrimoniale del 5 per 1000 sui patrimoni
oltre i 500mila euro, con alcune correzioni di carattere progressivo
(possibile grazie alla registrazione dei beni sulla dichiarazione dei
redditi) sul prelievo. In questo modo potrebbero entrare nelle casse
dell’erario una somma intorno ai 10 miliardi e 500 milioni di euro.
Progressività.
Il nostro sistema fiscale ha perso in questi anni un carattere di vera
progressività. Non si tratta solo di raccogliere più risorse, quanto di
dare un maggiore senso di giustizia fiscale. Per questo Sbilanciamoci!
propone l’aliquota del 45% per i redditi al di sopra dei 70.000 euro e
al 49% l’aliquota oltre i 200.000 euro. Si potrebbero recuperare così 1 miliardo e 200 milioni che sarebbero soprattutto (per il 77%) a carico dei contribuenti al di sopra dei 200.000 euro annui.
Rendite.
Oggi gli interessi sui depositi bancari vengono tassati al 27%, mentre
gli interessi sulle obbligazioni, le plusvalenze e i rendimenti delle
gestioni individuali e collettive subiscono un prelievo di appena il
12,5%. L’unificazione delle rendite finanziarie ha rappresentato per
anni una delle priorità di politica fiscale promossa da Sbilanciamoci! e
rappresenterebbe un importante risultato per la giustizia fiscale nel
nostro paese. È possibile portare la tassazione di tutte le rendite al
23%, una soglia che ancora resta allineata con i grandi paesi europei e
che non presenta quindi rischi di fughe di capitali. In questo modo
sarebbe possibile ottenere almeno 2 miliardi di euro.
Tassare i diritti televisivi per lo sport spettacolo
Come per la pubblicità, il business dello sport-spettacolo ha effetti
distorsivi sul mercato e distoglie risorse dallo sport per tutti. Si
propone pertanto di adottare il metodo francese di tassazione dei
diritti televisivi per finanziare lo sport per tutti e la costruzione di
impianti pubblici polivalenti. Con un’aliquota del 5% sul totale dei
diritti versati si potrebbero raccogliere circa 40 milioni di euro.
Tassare la pubblicità
Gli investimenti pubblicitari in Italia sono circa 10 miliardi di euro.
Nell’era della grandi concentrazioni dei media e delle agenzie
pubblicitarie nessuno può negare l’effetto distorsivo che questa ha su
consumi, stili di vita e sulla stessa regolarità della concorrenza tra
le imprese. La proposta, dunque, è di frenare i margini di profitto
dell’intero comparto pubblicitario aumentando del 5% il prelievo sugli
utili, con il duplice obiettivo di ridimensionarne l’invadenza e di
drenare risorse da dedicare alla scuola e ad attività culturali per
tutti. L’introito atteso è di circa 500 milioni di euro.
Tassa automobilistica sull’emissione di CO2
Fino ad oggi la tassazione dei veicoli avviene sulla base della
cilindrata e dei cavalli fiscali. Chiediamo che la tassazione sui
veicoli avvenga in modo progressivo sulla base dell’emissione di CO2 che
colpirà progressivamente i veicoli più potenti ed ecologicamente
inefficienti (come i Suv o i veicoli di vecchia immatricolazione). Le
maggiori entrate derivanti da questo diverso modo della tassazione dei
veicoli ammonta a 500 milioni di euro.
Misure fiscali penalizzanti per la produzione e il commercio (consentito dalla legge), delle armi
La proposta è una sovrattassa del 4% sul fatturato dell’industria
bellica e di un aumento di 200 euro per le licenze (oggi sono oltre
50.000) di armi per la difesa personale; queste misure potrebbero
portare un ricavo di circa 270 milioni di euro.
Ambiente e sviluppo sostenibile:
Riduzione stanziamenti grandi opere
Si propone l’abbandono della logica delle grandi opere – costose e
incerte sotto il profilo attuativo - a favore della ottimizzazione delle
reti esistenti e del loro uso (con i necessari adeguamenti e
potenziamenti). In particolare proponiamo la cancellazione del
finanziamento di 1,543 miliardi destinati dalla Legge di Stabilità 2012 alle grandi opere.
Eliminazione finanziamento all’autotrasporto di merci Si propone di cancellare le misure previste dalla Legge di Stabilità del 2012 di 400 milioni di euro
a favore dell’autotrasporto merci, che invece andrebbe disincentivato a
favore di forme di trasporto più sostenibile (intermodalità, autostrade
del mare, uso del trasporto su rotaia) delle merci per il paese.
Disarmare l’economia, costruire la pace:
Riduzione delle spese militari Chiediamo la riduzione di 3miliardi di euro
della spesa militare. Questo potrebbe avvenire grazie alla riduzione
degli organici delle forze armate e a un’integrazione – con economie di
scala – dentro la cornice europea e delle Nazioni Unite, naturalmente
prevedendo un ruolo delle Forze Armate legato ad autentici compiti di
prevenzione dei conflitti e mantenimento della pace e rifiutando ogni
interventismo militare.
Eliminazione e riduzione dei programmi d’arma (per gli F35 e non solo)
Chiediamo al governo italiano di non firmare il contratto per la
produzione dei 90 cacciabombardieri Joint Strike Fighter. Chiediamo di
cancellare i finanziamenti previsti per il 2012 per la produzione dei 4
sommergibili FREMM, dei cacciabombardieri F35, delle due fregate
“Orizzonte”. Risparmio previsto: 783 milioni di euro. Per un'analisi più dettagliata sui costi per gli F35.
No ai militari nelle città
Chiediamo di concludere l’esperienza della presenza e del
pattugliamento delle nostre città ad opera di personale delle forze
armate e chiediamo che gli stessi fondi (72 milioni di euro) vengano impiegati per pagare gli straordinari al personale delle forze di pubblica sicurezza.
Ritiro dall’Afghanistan
Chiediamo il ritiro delle truppe italiane dalla missione in Afghanistan
(il ruolo e la presenza dell’Isaf sono strettamente intrecciati ad
Enduring Freedom in una funzione bellica e di lotta militare al
terrorismo) e da tutte quelle missioni internazionali che non abbiano la
copertura e il sostegno delle Nazioni Unite. Questa misura farebbe
risparmiare 616 milioni di euro alle casse pubbliche
Cancellare il programma “Vivi le Forze Armate. Militare per tre settimane”. Chiediamo che questa nuova iniziativa del Ministero della Difesa venga cancellata e le risorse risparmiate (20 milioni di euro) vadano ad incrementare il fondo per il servizio civile nazionale.
Festeggiare la Festa della Repubblica del 2 giugno senza la parata militare Negli anni passati abbiamo calcolato un costo medio della Parata militare di circa 10 milioni di euro, cifra con la quale sarebbe possibile far partire 1.700 giovani per il servizio civile che fanno attività utili per la comunità, aiutando in questo modo più di 10mila persone in stato di bisogno: anziani, disabili, senza fissa dimora, bambini.
Welfare, diritti sociali e formazione:
Chiusura dei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) Con i 174 milioni previsti
nella legge di bilancio per il 2012 per l’attivazione, la locazione e
la gestione di nuovi Cie si potrebbe finanziare un programma nazionale
di inclusione sociale, tra cui: corsi pubblici e gratuiti di
insegnamento della lingua italiana, soluzioni abitative dignitose per i
Roma, un sistema nazionale di protezione contro il razzismo,
l’inserimento scolastico dei bambini e dei giovani di origine straniera,
borse di studio per i giovani di origine straniera, spazi
interculturali e risorse per i giovani “figli dell’immigrazione”.
Abolizione dei fondi alle scuole private e del buono scuola Si risparmierebbero 700 milioni
di euro dall’eliminazione dei sussidi pubblici alle scuole private. Si
tratta di utilizzare le stesse risorse per rilanciare la scuola
pubblica, intervenendo su quelle che sono le emergenze del sistema
pubblico: il diritto allo studio, l’edilizia scolastica, la qualità
dell’offerta formativa.
Copy left Sbilanciamoci! propone
l’adozione del software libero da parte di amministrazioni centrali e
locali potrebbe portare risparmi molto ingenti. Si otterrebbe un
risparmio attorno ai 2 miliardi di euro l’anno sui costi delle
licenze (di cui 680 milioni solo per le soluzioni Microsoft). I vantaggi
non sarebbero solo economici ma anche quelli di un eccezionale
strumento di trasparenza amministrativa e di controllo della spesa.
Questi sono solo una parte dei consigli elaborati nel 13esimo rapporto di Sbilanciamoci!:www.sbilanciamoci.org
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