domenica 18 luglio 2021

Altro giro, altri soldi, soliti rischi

La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea dello scorso 30 giugno dei nuovi regolamenti relativi ai Fondi Comunitari per il ciclo di programmazione 2021-2027 e, a breve, la sottoscrizione dell'Accordo di Partenariato tra il Governo Italiano e la Commissione Europea rappresentano i due tasselli indispensabili per avviare anche nella nostra Regione il confronto per la stesura dei Programmi operativi finalizzati ad individuare le priorità, le metodologie, gli obbiettivi per il corretto e sopratutto utile utilizzo delle ingenti risorse messe a disposizione della nostra Regione.

Si tratta, infatti, di oltre 8 miliardi di € che, aggiunti a quelli previsti dal PNRR, alle risorse messe a disposiizione dai Programmi Operativi Nazionali, dal Programma di Sviluppo Rurale e dal FEAMPA (pesca), consentiranno alla Sicilia di poter disporre di una mole di finanziamento come mai accaduto nel passato.

Molti centri studi quantificano in quasi 35 miliardi di € i finanziamenti di cui la Sicilia disporrà nei prossimi anni.

Tutto bello? Tutt'altro!

Tutto molto preoccupante.

Saremo in grado di programmare le risorse? Di utilizzarle in maniera corretta?

Sarebbe bene iniziare ad affrontare il tema del modello di sviluppo per la Sicilia, che non può essere rappresentato dalla sommatoria dei desiderata dei singoli assessori, spesso coincidenti con i loro interessi clientelari.

E' giunto il momento di passare da una discussione che ha visto la classe politica impegnata sul quanto piuttosto che sul come.

Musumeci ha dinanzi a se una sfida unica, che non tutti hanno avuto l'opportunità di vivere: riuscire a cambiare il volto della nostra terra. (E' imbarazzante dirlo ma è cosi). 

Dovrà decidere, e non in ultimo, con chi intende svolgere questo lavoro, se nel chiuso delle stanze di Piazza Indipendenza o coinvolgere tutti gli attori sociali.

Dovrà comprendere e con lui l'intero governo regionale che non si tratta di riasfaltare una strada o di rifare il tetto di una palestra ma di avere, finalmente,  una visione.

La visione della Sicilia che vorremmo non per noi ma per le generazioni future, alle quali non possiamo lasciare in eredità solo debiti e macerie.

In bocca al lupo al Pressidnte Musumeci, in bocca al lupo a noi siciliani.

Cartella condivisa con i documenti

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