lunedì 18 febbraio 2019

Nelle mani di nessuno. Di Maio e la diplomazia.

Cerco di mettere in fila le cose:
il vice presidente del consiglio nonché leader del partito di maggioranza del nostro paese, vola in Francia (lasciamo perdere da chi fosse accompagnato) per incontrare uno strano personaggio che ritiene di essere uno dei capi del movimento dei gilet gialli per verificare le condizioni di un'alleanza elettorale in vista delle elezioni europee:
  1. appena la notizia si diffonde (chiaramente la foto di gruppo è obbligatoria) molti gilet gialli denunciano che il personaggio incontrato non rappresenta il movimento e che nessuna decisione è stata assunta in relazione all'appuntamento elettorale;
  2. intervistato da una televisione italiana il nostro ineffabile personaggio dichiara che la Francia è sull'orlo di una guerra civile e che ci sono vari gruppi armati pronti a far sentire la loro voce contro il Presidente Macron;
  3. il nostro buon Di Maio, solo a questo punto, dichiara che il Movimento 5S non ha alcunché da spartire con chi inneggia alla violenza, ragione per la quale l'incontro (in terra di Francia) non può e non avrà alcun seguito, (a parte la legittima incazzatura dei francesi).
Questi i fatti.
Alcune domande:
  • come può il vice presidente del consiglio partire per la Francia incontrare una persona per stringere un accordo elettorale senza informarsi su chi fosse quella persona?
  • come può scrivere sui social che la nuova Europa parte da questo incontro?
  • come reputa la figura che hanno fatto a) gli italiani; b) il governo italiano; c) la diplomazia italiana; d) il Movimento 5 Stelle?
Una riflessione:
Siamo nelle mani di nessuno. Vergogna!



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