venerdì 12 aprile 2013

Arrivano i voucher per aiutare le famiglie nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

L’INPS, con la Circolare n. 48 del 28 marzo 2013, fornisce le istruzioni operative in merito alle modalità per richiedere l’erogazione dei benefici e dei voucher previsti dalla Legge n. 92 del 28 giugno 2012 nell’ambito degli interventi volti a favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro e il sostegno alla genitorialità, attraverso l’introduzione di misure orientate a migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione dei compiti di cura dei figli.
La citata legge, in particolare, ha introdotto - all’art. 4, comma 24, lettera b) - in via sperimentale per il triennio 2013-2015, la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità, e in alternativa al congedo parentale, voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, ovvero un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, da utilizzare negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio, per un massimo di sei mesi.
Si tratta di un contributo economico mensile di 300 euro, con cui pagare appunto i servizi per l'infanzia offerti da strutture pubbliche o private accreditate o da utilizzare quale compenso per la baby sitter.
Per le baby sitter, lo Stato darà i soldi come buoni lavoro, mentre per i nidi (statali o privati) lo Stato pagherà direttamente la struttura scelta dalla famiglia e frequentata dal bimbo, fino a un massimo di 300 euro mensili.
I criteri di accesso e le modalità di utilizzo del contributo per l’acquisto di tali servizi - entro un limite di spesa di 20 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2013, 2014, 2015 - sono stati definiti dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze del 22 dicembre 2012.
Il bando per l'accesso al contributo non è stato ancora aperto e il lancio dello stesso sarà comunicato con un successivo messaggio dell'istituto di previdenza.
Una volta aperto il bando, le mamme dovranno inviare la domanda esclusivamente online tramite il sito dell'Inps, utilizzando il codice personale (Pin) e dunque, chi non lo avesse ancora fatto, è opportuno che lo richieda e lo attivi in modo da non arrivare impreparato alla scadenza. Tutte le domande inserite, infatti, daranno vita a una graduatoria basata sull'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), con precedenza per gli Isee più bassi e, a parità di valore, farà fede l'ordine di presentazione della richiesta. Quindi la tempestività è importante.
L'Inps precisa, inoltre, che il contributo potrà essere erogato solo per frazioni mensili intere, singolarmente o in successione, ma si potranno presentare più domande anche contemporaneamente se si hanno più figli con relativo diritto al congedo parentale.
Sul sito dell'Inps sarà anche disponibile l'elenco delle strutture accreditate, in modo da poter scegliere dove iscrivere i figli sulla base di tale elenco.
Infine, in caso di rinuncia, si potranno restituire i voucher non utilizzati, sempre su base mensile, quindi in blocchi da 300 euro.

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