domenica 1 ottobre 2017

A lungo andare la corda si spezza. Sempre

Le vicende di queste ultime settimane che hanno riguardato (e continuano e continueranno a riguardare) la compagnia aerea Ryanair, credo rappresentino un caso di scuola che andrebbe attentamente analizzato.
Si tratta, infatti, della dimostrazione che la corda del liberismo sfrenato, dello sfruttamento della manodopera, del considerare il lavoratore un mero ingranaggio della catena produttiva prima o dopo si spezza.
E quando ciò accade i risultati per i padroni sono sempre drammatici.
Oggi è accaduto con i piloti di Ryanair ma non è difficile immaginare che domani accadrà con i lavoratori dei magazzini di Amazon e poi ancora con gli operatori dei call center sparsi nelle zone più povere del pianeta.
Non comprendere che il rispetto della propria dignità in qualunque situazione essa si esplicita è prima ancora che un diritto, una condizione essenziale di vita. 
Non rispettare la dignità di ciascuno significa ricondurre l'uomo a macchina senza capacità di pensiero.
Significa non avere capito nulla della storia degli uomini. 
Del loro bisogno di libertà, della loro voglia di migliorare la propria condizione di vita, dell'insopprimibile desiderio di garantire a se stessi e ai propri figli un futuro migliore.
Se lo ricordino i tanti liberisti in salsa italiana.
Se lo ricordino coloro che ritengono che diritti e tutela appartengono al secolo passato e sono parole vuote dii significato
Sappiano che diritti e tutele non si coniugano al passato e che le loro uniche declinazioni sono al presente e al futuro.

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