martedì 20 aprile 2021

Che vergogna. Il rispetto prima di tutto.

Leggo sul sito della Regione Siciliana un comunicato stampa con il quale si esalta il senso civico di un imprenditore laziale che, avendo saputo dell'open weekend vaccinale della Sicilia, ha preso il primo aereo ed è volato nell'isola per sottopporsi a vaccinazione.

Sarà che mi piace restare con i piedi ben piantati sulla terra ma la vicenda mi lascia molto, ma molto, perplesso.

Superando ogni fila, ogni prenotazione, l'imprenditore avendo disponibilità economica ha potuto acquistare il biglietto aereo e finalmente vaccinarsi.

Nulla di più, nulla di meno di chi è volato in qualche paese della penisola arabica e vaccinarsi lì.

In buona sostanza, come sempre, se hai i soldi te la cavi.

Quello che, però, non posso accettare è l'esaltare da parte della Regione un comportamento, quello dell'imprenditore,  che si fa sfregio dei siciliani che ancora aspettano di essere chiamati per vaccinarsi.

Fa sfregio dei soggetti vulnerabili che non possono prenotarsi o vengono prenotati a notevole distanza dalla propria residenza e degli over 80 che non sanno a che santo votarsi per avere la propria dose di vaccino.

Il mio pensiero è rivolto anche ai tanti non autosufficienti che attendono pazientemente l'unità mobile per la somministrazione a domicilio del vaccino.

Cara Regione sarebbe più serio dare meno enfasi al gesto di uno con i soldi e più attenzione ai soggetti fragili della Sicilia.




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