domenica 14 settembre 2014

Chiù longa è a pinsata chiù ranni è a minchiata (stavolta è l'assessore Borsellino a pensare tanto)



Ci sarebbe da ridere se la questione non si prestasse ad alcune considerazione sul modo di operare degli assessori regionali e degli uffici di stretta collaborazione (scelti da loro).   È il caso questo dell'assessore alla salute Lucia Borsellino.
Andiamo per ordine: 
il 25 maggio 2014, il forum regionale del terzo settore, l'Anci Sicilia e l'Anfass Sicilia, richiedevano, con una lettera, un incontro agli assessori alla Salute, alla Famiglia e agli enti locali, per affrontare alcune delle questioni che attengono alle persone con disabilità.
A seguito di diverse pressioni,(la sensibilità non è qualità richiesta per fare l'assessore), l'assessore alla famiglia, Giuseppe Bruno,  convocava il 4 agosto la riunione richiesta. 
A partecipare oltre i richiedenti, il padrone di casa e due funzionari dell'Assessorato alla salute in rappresentanza dell'assessore Borsellino, impossibilitato, a loro dire, a presenziare per sopraggiunti e improrogabili impegni. 
Il giudizio sulla riunione era complessivamente positivo a partire dal metodo adottato. E' opportuno ricordare che erano presenti sia l'assessore alle politiche sociali del comune di Palermo e di Catania. 
Tutto bene? 
Certo, se non si presentasse l'imponderabile. 
Il  25 agosto, esattamente tre mesi dopo dalla richiesta,  con una comunicazione a firma dell'assessore Lucia Borsellino e del  dirigente generale era rassegnata la disponibilità a tenere la riunione richiesta il 25 maggio. (dimenticando di fissare la data e il luogo).
Immagino la lunga riflessione dell'assessore se tenere o meno la riunione.
Tre mesi per decidere, è il caso di ricordare che "chiú longa è a pensata, chiú ranni a minchiata" .
È in questo caso la minchiata è veramente grossa. 
Rendersi disponibili a una riunione che già si è tenuta mi sa di presa in giro. 
Così come è una minchiata pensare che la Giunta Crocetta sia all'altezza di governare la nostra Sicilia 

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