domenica 20 aprile 2014

Se al Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati 240.000€ all'anno sembrano pochi

Credevo di averne viste tante, che nulla potesse sorprendermi ma non avevo fatto i conti con il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati.
E' stato sufficiente che il Governo assumesse la decisione di porre un tetto allo stipendio dei dirigenti pubblici, individuandolo nell'indennità che annualmente percepisce il Capo dello Stato, che l'ineffabile presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, dott.Rodolfo Sabelli, gridasse allo scandalo, affermando che riducendo il compenso ai giudici si compromette l'autonomia della magistratura.
Sono stato, da sempre, convinto, che il contributo che gran parte della magistratura ogni giorno offre all'affermazione dei valori della legalità sia fondamentale per il convivere civile ma che "ridurre" lo stipendio a 240.000 € annui rappresenti, come dichiarato dal Sabelli  "una mortificazione della categoria, tale da dequalificare in prospettiva la Magistratura, non più in grado di attrarre le migliori professionalità"  e che....."la retribuzione dei magistrati sia garanzia dell’autonomia e indipendenza della giurisdizione" mi pare francamente fuori luogo.
A maggior ragione quando le persone interessate, come dice lo stesso presidente dell'ANM, sono solo poche decine.
E' stata quella di Sabelli una caduta di stile, ha perso una bella occasione per stare zitto. Credo che abbia prodotto un grave danno a tutti i suoi colleghi.
In ogni caso dovesse ritenere che i magistrati italiani guadagnino poco, non ha che da dirlo, sono certo che tantissime persone che sopravvivono con stipendi ben più bassi di 240.000 € all'anno, sarebbero ben disposti ad aiutarli.
Non vorremmo che i magistrati fossero costretti a farsi corrompere pur di mantenere la famiglia.


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