Oggi le notizie che tengono banco sono sostanzialmente due: l'attacco informatico alla piattaforma della Regione Lazio e la costituzione dell'Agenzia Nazionale per la sicurezza informatica del "sistema Italia"
I commenti sono tutti identici e cioè che il nostro Paese sta arrivando con molto ritardo a questa nuova sfida globale e che in ballo c'è la nostra sicurezza e il ruolo nello scacchiere geopolitico che negli anni si è venuto a determinare.
Eppure tutto quello che c'era bisogno di sapere era già tutto scritto, tutto previsto, e non in maniera segreta ma in un libro scritto da due ufficiali cinesi già nel 1999 e recensito dalla rivista dei servizi segreti italiani nel 2002 (Guerra senza limiti).
Altro che ritardo, parliamo di superficialità e di colpevole omissione.
Ce la faremo a recuperare il ritardo? La neo isituita Agenzia sarà un organismo efficace riuscendo a mettere il nostro paese in sicurezza o si trasformerà in un inutile carrozzone politico?
Le guerre, ci ricordano i due autori, non si combattono con le armi tradizionali ma con strumenti più subdoli ma certamente non meno efficaci.
Possiamo avere paura di un fucile o di una bomba ma chi avrebbe paura di un pc, di un tablet o di uno smartphone?
Eppure sono le armi che potrebbero rovinare la nostra esistenza. Non abbiamo molto da stare allegri.
Dimenticavo, se vi capita leggete il libro
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