All'indomani dell'eliminazione dell'Italia dai Mondiali di Russia 2018, tutti i giornali sono pieni di analisi sui motivi di questa debacle. Alle analisi si unisce il consiglio a Tavecchio, (presidente della FIGC) e a Ventura (commissario tecnico della nazionale) di rassegnare le dimissioni.
La cosa mi fa sorridere.
Fossimo stati in un paese normale, le loro dimissioni sarebbero state la cosa più naturale ma siamo in Italia: Paese nel quale le dimissioni, per paura che possano essere accolte, non le ha dato nessuno. Mai!
Io non so come finirà e sicuramente non ci perderò il sonno, penso, però, che le loro dimissioni sarebbero stato un atto di rispetto nei riguardi degli sportivi italiani. Tutti.
Il non darle sia nel mondo del calcio, cosi come in tutti gli altri ambiti della vita è paradigmatico del modo con il quale si interpretano le responsabilità pubbliche.
Per dirla con il Marchese del Grillo "io, sono io e voi non siete un cazzo".