E' stata sufficiente la sua presenza sul palco del Festival di Sanremo che Ezio Bosso è diventata anche in Italia una celebrità
Il suo coraggio, la sua capacità, la sua forza hanno incantato la platea e i milioni di spettatori televisivi.
Oggi, riportano i giornali, è stato un vero boom di contatti sui social network e sul suo canale youtube.
Tutti si sono accorti che disabilità è qualcosa da non poter spiegare, che non può essere chiusa in un recinto e che, forse, è una parola che esiste solo nelle nostre categorie mentali.
Non voglio entrare sul merito artistico del musicista: basta avere orecchio e si comprende che stiamo parlando di qualcosa di eccezionale.
Voglio soffermarmi sul fatto che la sua presenza sul palco ci interroga su alcune cose che quotidianamente rimuoviamo:
- in quanti teatri siciliani potrebbe esibirsi Ezio Bosso?
- in quanti hotel siciliani troverebbe camere adeguatamente attrezzate per ospitarlo?
- quanti musei e siti culturali potrebbe comodamanete visitare?
Potrei continuare a lungo a interrogarmi e a interrogarci ma la vergogna che provo, che dovremmo provare, consiglia di fermarsi e di riflettere su quanto si è fatto e su quanto facciamo per riconoscere alle persone come Ezio Bosso diritti, tutela e dignità.
Ezio Bosso parla alle nostre coscienze, al nostro essere "normali" e forse preferirebbe un "mi piace" in meno e un diritto in più.
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