Pubblico il comunicato stampa di presentazione della ricerca di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole dove mandiamo i nostri figli. Dati drammatici che impongono investimenti e scelte politiche coerenti.
La scuola è il nostro futuro.
Scuole
più sicure? Non ci sembra, ma lo chiediamo al Ministero. Senza
Anagrafe si rischiano interventi inappropriati e fondi sprecati. E
dalle famiglie 390 milioni di euro nell’ultimo anno scolastico.
Presentato l’XI Rapporto su sicurezza, qualità e accessibilità a
scuola
Lesioni
strutturali in
una scuola su sette, distacchi
di intonaco in
una su cinque e, nel corso dell’ultimo anno scolastico, ben 29 casi
di tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entità nelle
scuole. Migliorano i dati sul possesso delle certificazioni, peggiora
invece lo stato
di manutenzione
delle scuole che nel 39% dei casi è del tutto inadeguato, così come
la qualità di vita all’interno degli ambienti scolastici,
interessati più che in passato, forse anche per via dell’ultima
annata particolarmente piovosa, da muffe, infiltrazioni e segni di
umidità che colpiscono un’aula su cinque. E un terzo delle
scuole ha subito atti di vandalismo.
Gran parte delle scuole
sembrerebbe priva di barriere architettoniche, ma in realtà
l’accessibilità si ferma spesso al solo ingresso, oltre troviamo
aule in un caso su quattro inaccessibili a studenti in carrozzina e
prive di arredi e attrezzature didattiche destinati a loro.
Sempre
nell’ultimo anno, dalle
famiglie sono arrivati circa 390 milioni di euro,
sotto forma di contributo volontario o donazione di materiali e beni,
senza i quali la nostra scuola non potrebbe tirare avanti.
Scuole
|
Alunni/Fam.
|
70%
donatori
|
Importo
med.
|
TOTALE
€
|
INFANZIA
|
1.030.364
|
721.255
|
50€
|
36.062.750
|
PRIMARIA
|
2.596.915
|
1.817.841
|
50€
|
90.892.050
|
SECONDARIA
1
|
1.671.375
|
1.169.963
|
70€
|
81.897.410
|
SECONDARIA
2
|
2.580.007
|
1.806.004
|
100€
|
180.600.400
|
Fonte:
Cittadinanzattiva, 2013
|
389.452.610€
|
È questa la
condizione delle scuole italiane, fotografate dall’XI Rapporto su
sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, presentato
oggi a Roma e realizzato da Cittadinanzattiva, in
collaborazione con la Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare
(UILDM). L’Indagine ha interessato 165
scuole di 18 regioni,
tutte ad eccezione di Valle D’Aosta e Liguria, ed è stata condotta
da 155 cittadini monitori attraverso 446 indicatori.
“Pur
apprezzando il grande sforzo compiuto dall’attuale Governo con lo
stanziamento di fondi (150 milioni subito, 300 nel prossimo
triennio), è poca cosa rispetto al reale fabbisogno. Basti pensare
che il costo di un edificio scolastico di media dimensioni,
antisismico, energetico, a norma costa 5 milioni di euro”, afferma
Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di
Cittadinanzattiva.
“E poi basta con l’Anagrafe scolastica eterna incompiuta e
fantasma, che invece è’ indispensabile alle istituzioni per una
programmazione seria e attendibile sulle scuole da sistemare e su
quali priorità investire i fondi del Decreto del Fare, ed è
indispensabile alle famiglie per sapere in quali scuole si recano
ogni giorno i nostri figli. Per questo siamo ricorsi alla procedura
di accesso civico agli atti nei confronti del Ministero
dell’Istruzione che, entro 30 giorni, come previsto dal decreto
33/2013 sulla trasparenza dovrà risponderci in merito alla Anagrafe.
A tutela soprattutto dei più piccoli e degli studenti con
disabilità, penalizzati più degli altri dalle pessime condizioni
degli edifici scolastici”.
Le
scuole in bianco e nero
Ottengono il
miglior punteggio, nella classifica finale di Cittadinanzattiva, a
pari merito con un punteggio di 94/100, il Liceo
Classico Socrate di Bari e la Scuola dell’Infanzia Don Bronzini di
S. Lorenzo in Banale (Trento);
in fondo alla graduatoria, invece due scuole di Roma,
la Secondaria
dell’Istituto comprensivo Piazza Sauli ex Vivaldi e l’Istituto
comprensivo Borgoncini Duca - plesso Manetti,
con un punteggio di 58/100 (insufficiente) e il Liceo
Scientifico di Manciano (Grosseto)
con 59/100.
Ma le
situazioni sono le più disparate: si va dall’Istituto comprensivo
Porto Romano, plesso Coni Zugna, di Fiumicino con presenza di amianto
e ancora nessuna azione di bonifica in atto, alla Primaria Dino
Liotta di Licata appena ristrutturata, con pannelli solari, aria
ionizzata e finestre oscuranti; dall’Istituto comprensivo Galilei
di Corsico, vicino Milano, dove da anni le porte sono aperte a
genitori, nonni e bambini che si mettono all’opera per ripulire e
sistemare la scuola, all’I.C: Don Bosco-Ardito di Lamezia Terme
dove invece da anni il dirigente scolastico impedisce alla locale
assemblea di Cittadinanzattiva di entrare negli edifici per
monitorarne la sicurezza.