Gaetano
Galvagno, è stato eletto Presidente dell’Ars nella seduta del 10
novembre 2022.
Nel
suo discorso di insediamento a parte i saluti e i ringraziamento di
rito e l’impegno ad essere il presidente di tutti, ha voluto
dedicare un particolare
pensiero ad alcune persone che mi hanno aiutato a crescere
politicamente, che credono nei giovani, nel merito, nel talento,
nella libera impresa e con cui sono certo potremo collaborare tutti
nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. Mi
riferisco al presidente del Senato Ignazio La Russa, a cui mi lega un
profondo rapporto d’amicizia, che ha radici ben salde nella nostra
Paternò,
il quale mi ha supportato e consigliato sin dai miei primi passi
nella politica territoriale, trasferendomi i valori della mediazione
e la necessità di salvaguardare sempre l’umanità contro ogni
possibile deriva del cinismo e dell’insensibilità’.
Interessante
e personalissimo pantheon, chissà se a casa ha anche il busto di
Mussolini?
Di
lui si parla quale prossimo candidato del centrodestra alla
presidenza della regione sostituendo il non più giovane Schifani che
alla prossima consultazione elettorale avrà già compiuto 77 anni.
A
prescindere, però, da chi sceglierà la coalizione il giovane
Galvagno sta dimostrando di avere stoffa e soprattutto di sapere come
si costruisce una candidatura che abbia un radicamento non solo nella
natia Paternò ma che sia riconosciuta e riconoscibile in tutti i 391
comuni siciliani.
Per
fare questo, usando lo scranno più alto di Palazzo dei Normanni,
cosa c’è di meglio che distribuire soldi a destra e a manca nel
permanente e diuturno lavoro al servizio dei siciliani.
Per
carità nulla di penalmente rilevante in questo caso ma solo
l’utilizzo del “Regolamento
speciale per la concessione di benefici in favore delle attività
culturali e per le iniziative di beneficienza e solidarietà”.
Si
tratta della possibilità a “insindacabile
giudizio del Presidente”
(così recita testualmente il regolamento) di concedere contributi
finalizzati a:
a)
l’organizzazione o la partecipazione a manifestazioni o attività
di contenuto politico-istituzionale, culturale, storico, sociale,
scientifico, artistico o sportivo;
b)
la divulgazione e l’approfondimento di temi connessi alla ricerca
scientifica ed alla innovazione tecnologica;
c)
la conservazione, l’accrescimento, la tutela e la valorizzazione
del patrimonio artistico, monumentale, paesaggistico e culturale,
compresa la pubblicazione di opere a stampa;
d)
la valorizzazione del ruolo internazionale della Sicilia;
e)
la realizzazione di opere, iniziative o eventi, anche attraverso
l’utilizzazione di strumenti audiovisivi, informatici, telematici o
comunque di carattere tecnologico anche da trasmettere sul web;
f)
l’allestimento di mostre d’arte e di raccolte di documentazione
su aspetti della storia, della vita culturale, delle tradizioni e del
costume;
g)
la copertura, anche parziale, delle spese di pubblicazione
degli atti relativi alle manifestazioni e iniziative di cui al
presente articolo.
Sostanzialmente
per tutto.
Galvagno
non si è risparmiato.
A
partire da novembre 2022, (dalla data della sua elezione) incessantemente ha firmato provvedimenti
concessori per complessivi 6.469.353,6 €.
835
giorni, domeniche e festivi compresi fanno la media di 7.700 € al
giorno
Ci
spieghiamo, finalmente, perché si dice “che
ogni giorno ha la sua croce”
Saremmo,
però, degli sprovveduti e in malafede se pensassimo che tutto sia
farina del Presidente o che molti contributi non siano anche il
frutto delle richieste al presidente avanzate dai singoli deputati,
Come
si fa a dire di no ai propri colleghi?
Ciò,
però, non rende meno grave il comportamento del Presidente, la cui
responsabilità è non solo di accettare il malcostume e di essersene
in virtù del ruolo farsene garante ma di consentire che gli
interessi del singolo deputato facciano premio sugli interessi dei
siciliani ed in particolari su quelli dei più deboli e vulnerabili.
Un
esempio valga per tutti: la legge sui caregiver familiari ha una
dotazione finanziaria di 1 milione e mezzo di € per il triennio
2024/2026.
Facendo
una semplice divisione in 29 mesi ne hanno speso oltre 6 milioni.
A
conti fatti (anche se è la media del pollo) si tratta, da quando è
iniziata legislatura al 28 febbraio 2025, di 92.419 € a singolo
parlamentare.
E
ora, per favore, non venite a spiegarmi i motivi della disaffezione
alla politica e dell'astensionismo.
Non
aggiungete al danno la beffa
Tutti i contributi erogati